Lega A - Egidio Bianchi, tutto quello che occorre per rilanciare il prodotto Legabasket

Lega A - Egidio Bianchi, tutto quello che occorre per rilanciare il prodotto Legabasket

Rilancio del prodotto Legabasket a tutto tondo per il presidente Egidio Bianchi, con presenza nelle coppe europee, rivoluzione del regime fiscale, nuovi palasport e nuova attenzione. Per la penna di Vincenzo Di Schiavi della Gazzetta dello Sport ecco i passaggi salienti.

Risorse. "E allora dobbiamo partire da una riforma della Legge 91. E' vetusta e implica un appesantimento dei costi per le società. Ne stiamo parlando con Governo e Coni. Auspichiamo un regime fiscale e contributivo diverso che possa renderci più competitivi. Poi è necessario migliorare la qualità del nostro prodotto".

Palasport. "Non è solo una questione di capienza. Li immaginiamo differenti: cablati, interattivi, confortevoli, con aree hospitality per gli sponsor. Dobbiamo creare un nuovo indotto per far crescere i club. Fatemi spendere due parole per Reggio Emilia: l'idea di giocare contro Milano a Bologna è stata vincente e un grande spot per tutto il movimento".

Coppe Europee. " L'impasse di quest'anno è superata, vogliamo guardare avanti. Ho parlato con Bertomeu: è disposto a riaccoglierci. La Serie A è considerata uno dei campionati di riferimento, le tre defezioni di quest'anno non hanno inciso. Stando all'attuale formula, avremo un posto in Eurolega e 2 in Eurocup, dove ballano anche tre wild card, lavoreremo per portarne a casa una".

Eleggibilità. "Non è con i format che si fanno giocare gli italiani e l'attuale formula lo ha dimostrato. Il tema fondamentale è quello della premialità (più soldi a chi fa giocare gli italiani, ndf) e di come sviluppare i settori giovanili. Le quote, spesso aggirate con passaporti, diciamo così, fittizi, non sono una soluzione. La proposta: sette stranieri senza distinzione di passaporto, cinque italiani, e un progetto che implementi sensibilmente i fondi per la premialità".

Promozioni e retrocessioni. "Il problema non è la promozione unica ma la formula a 32 squadre e non ne siamo certo responsabili noi. Arduo pensare a soluzioni del genere senza una riforma dei campionati e senza un programma pluriennale che preveda un rafforzamento patrimoniale, controlli esterni e certificazione dei bilanci per la Serie A-2, anche se tanto è stato fatto in questa direzione dai vertici della Lnp".