Kobe Bryant, visita a sorpresa a Reggio Emilia!

Kobe Bryant, visita a sorpresa a Reggio Emilia!

Kobe, che sorpresa! A margine del Clinic che ha tenuto a Milano venerdì, Kobe Bryant ha trovato il tempo di tornare a Reggio Emilia. Il racconto nelle parole della Gazzetta di Reggio.

"In tanti sapevano che prima o poi avrebbe fatto un salto nella "sua" Reggio Emilia, dove ha vissuto da bimbo quando il padre giocava con la Pallacanestro Reggiana. La sua comparsa all'improvviso oggi pomeriggio ha fatto balzare il cuore in gola a centinaia di fans che si sono diretti verso il campetto delle scuole in via Franchetti, in centro a Reggio.

Camicia bianca e pantaloni corti, Kobe si è presentato come nulla fosse, salutando i ragazzi che stavano giocando sul campo allestito in fretta e furia con una scenografia ad hoc. A bordo campo ci sono le gigantografie della stella del basket e gli "swoosh" della Nike, sponsor che solo il giorno prima lo ha portato a Milano per un appuntamento di marketing divenuto già un celebre siparietto con il capitano della Roma Francesco Totti.

Ieri sera, infatti, prima di volare verso gli Stati Uniti, per il tour in programma negli Usa e in Canada con la sua Roma, il capitano dei giallorossi, Francesco Totti, ha approfittato dello scalo a Milano per incontrare la leggenda vivente Bryant, ovvero il «re» della Nba degli anni recenti. «Sono un grande tifoso di calcio e soprattutto di Francesco - ha detto venerdì il grande cestista, guardia storica dei Los Angeles Lakers - Ho conosciuto Totti quando ha cominciato a giocare nella Roma. L’ho sempre stimato: lui ha mostrato per tutta la carriera grande passione e grande professionalità».

Verso le 15 di oggi era partito il passaparola a Reggio Emilia sull'inaspettato arrivo della stella dei Los Angeles Lakers, bollato inizialmente come una "bufala". Poi le prime foto del campo allestito che hanno sciolto ogni dubbio, facendo arrivare 200 persone al Franchetti. Altri sono stati lasciati fuori dai cancelli.

"Parto per Los Angeles domani - ha detto Bryant seduto su una panchina posizionata in mezzo al campetto e incalzato dai giornalisti reggiani -  La prossima volta che vengo porto la famiglia. Sono andanto a Montecavolo in segreto due anni fa. Sono legato a Reggio perché sono cresciuto qua". 

Poi le domande sulla Grissin Bon. "Non ho seguito molto la pallacanestro italiana ma so che Reggio sta facendo bene e sono contentissimo".

Bryant conferma poi le voci su un suo impegno in Italia: "Voglio aprire un camp con una scuola che insegna la pallacanestro ma anche le professioni che girano attorno allo sport".

Ciò che lega il cestita americano a Reggio Emilia è l'adolescenza vissuta in città, dove ha stretto rapporti personali e di amicizia prima di diventare la stella indiscussa del basket moderno. "Di Reggio Emilia amo la normalità: andare in giro con gli amici per una piazza, mangiare un gelato. Questi momenti sono i più importanti e non si riescono a vivere in America".

Poi c'è spazio per riportare alla mente il ricordo più bello che ha di Reggio Emilia. "Avevo fatto uno spettacolo quando avevo 12 anni, con la scuola. Era un ballo: io e mia sorella abbiamo ballato e ci siamo divertiti tantissimo. Magari pensavate dicessi qualcosa di pallacanestro ma invece sono queste le cose che ricordo con più affetto".

Bryant avrà trentotto anni tra poche settimane, è nato il ventitré agosto del '78. Quella appena conclusa è stata la sua ultima stagione in Nba, dove Black Mamba - questo il suo soprannome - è stato una delle più grandi stelle del basket di ogni tempo.

Un giocatore amatissimo dai tifosi di tutto il mondo. In una commovente lettera al portale “Players’ Tribune”, la 37enne guardia tiratrice dei Los Angeles Lakers cresciuta nel mito di Michael Jordan ha ammesso che, se cuore e testa sono ancora pronti a lottare in campo, «il corpo sa che è il momento di dire addio».

Tanti hanno sperato che Kobe concludesse con un ultimo valzer in Italia, e oltretutto le ottime stagioni della Grissin Bon gli avrebbero offerto un palcoscenico di livello. Ma il grande atleta ha chiuso la porta. Fra le poche tentazioni della carriera di Kobe c’è stata proprio Reggio Emilia, la sua ultima città italiana, quella degli amici e della passione crescente per il basket. Tante volte la fenomenale guardia di Philadelphia ha detto che gli sarebbe piaciuto chiudere la carriera con una stagione in Italia, e magari proprio nella sua Reggio, quella in cui passa sempre, in ogni visita italiana.