Focus: il "cinese" Russ Smith, un mitragliatore da 60 punti a partita

06.07.2017 16:50 di  Alessandro Palermo   vedi letture
Russ Smith, foto TWITTER
Russ Smith, foto TWITTER

In Cina il newyorkese Russ Smith sta segnando più di tutti, una vera e propria macchina. Con un canestro dietro l'altro, il classe '91 statunitense sta dominando la classifica marcatori della NBL, il campionato cinese che si svolge in estate. Un mitragliatore da 56 punti di media, per la gioia del modesto Luoyang (12esimo in classifica) e dei suoi tifosi, un po' meno per i compagni di squadra. La combo guard ha ricevuto nelle scorse ore il premio come miglior giocatore della settimana per il round 4 della NBL, dopo aver segnato 61.4 punti di media nelle ultime cinque gare (62, 42, 56, 66 e 81). Tanti punti, tanti tiri, tuttavia le percentuali gli sorridono. Infatti, Russ, viaggia attualmente oltre il 55% dal campo.

L'esterno 26enne ha vinto un titolo NCAA nel 2013 con Louisville, in squadra con Peyton Siva, playmaker visto recentemente nella nostra Serie A con i colori della Juvecaserta (stagione 2015-'16). Nei mesi precedenti invece Smith ha indossato la maglia del Galatasaray, disputando 7 incontri in EuroLega agli ordini di coach Ergin Ataman, il quale lo ha poi messo fuori rosa per motivi disciplinari. Pur giocando solo 9' a partita, Smith ha chiuso la sua infelice esperienza europea con una media di 7 punti, dimostrando di saper sfruttare molto bene le sue doti offensive ed i pochi minuti a disposizione. Il picco è stato nel derby di Istanbul contro i futuri campioni d'Europa del Fenerbahce, alla quarta giornata di EuroLega, dove l'americano - davanti al proprio pubblico - ha segnato 15 punti in appena 13' scarsi di impiego.

A fine 2016 poi la separazione dal Galatasaray, con la rescissione consensuale che lo ha portato a fare ritorno negli States, accettando la proposta dei Delaware 87ers, squadra di D-League, affiliata alla franchigia NBA dei Philadelphia 76ers. Il presente di Smith però parla cinese e, fino adesso, il giocatore pare aver azzeccato la scelta, non soltanto per un discorso economico. In Cina il livello è molto basso ma se il nativo di New York dovesse continuare con queste medie, allora potremmo vederlo molto presto nuovamente negli USA, questa volta però passando dalla porta principale. Una porta, anzi, un portone con su scritto NBA, dove Smith ha collezionato soltanto 27 presenze tra New Orleans Pelicans e Memphis Grizzlies, senza mai lasciare il segno. Ma in futuro potrebbe anche guadagnarsi un'altra chance, a suon di canestri.
 

ALESSANDRO PALERMO