Euroleague, un affare per i soliti sei noti. Milano non lo è

24.04.2014 04:21 di  Umberto De Santis   vedi letture
Euroleague, un affare per i soliti sei noti. Milano non lo è

3-0 e 3-1, i risultati rispettivamente delle sfide degli ottavi di Euroleague di Barcellona-Galatasaray e Maccabi-EA7 Milano. 2-2, invece le sfide tra Real Madrid-Olympiacos e CSKA-Panathinaikos. Ovvero la massima competizione europea è ristretta a una piccola cerchia di sei squadre alle quali, per disputare i playoff, ne occorrono altre due ma che sono vere outsiders con poche chances. Più che altro, garantiscono il posto alle due big che non andranno in scontro diretto. Ha ben donde Luca Banchi ad affermare che "qui ci siamo arrivati, qui vogliamo rimanere" la nobiltà non si conquista con un passato pur prestigioso, ma con un futuro attento alla costruzione dell'intelaiatura e alla cura dei dettagli.

Dopo gara 2 Real Madrid e CSKA Mosca sembravano certe, specialmente gli spagnoli, dell'aver strappato il biglietto di andata per il Forum di Assago; gli assi portanti Spanoulis e Diamantidis, anche quando non sono singolarmente i match-winners di un incontro, sono l'intelaiatura su cui le due formazioni greche hanno costruito il riscatto interno e rendono assolutamente incerto il pronostico per gara 5. Lì vincerà chi avrà curato meglio i dettagli, compresa la benevolenza del metro arbitrale, come racconta nella cronaca del match dell'EA7 il nostro Alessandro Maggi.

Tornando a Milano, l'essersi compiaciuti di aver fatto una squadra competitiva riducendo il budget, visti i risultati finali, è stato un boomerang, l'ennesima delusione per Proli. E' sbattuto frontalmente nello stesso ostacolo che ha visto la migliore squadra dell'ultimo decennio italiano, la Mens Sana, cozzare pur avendo raggiunto diverse Final Four. Adesso che ci si deve aggrappare all'infortunio di Gentile si deve anche ricordare che il Maccabi ha vinto gara 4 con tre giocatori passati per l'Italia e che in Italia non abbiamo saputo mantenere: Devin Smith, Ricky Hickman, Alex Tyus.

Soprattutto Hickman che in coppia con Hackett aveva fatto vedere i sorci verdi proprio ai milanesi nella semifinale scudetto contro la Vuelle Pesaro di appena due stagioni fa, ma che nessuno ricorda più. Come Romain Sato, che vince la sua Euroleague nell'anno del passaggio da Siena al Panathinaikos. 2011, Palau Sant Jordi, Barcellona. La Montepaschi soffrirà nel match di semifinale con i Green più la mancanza del collaudato (per l'impianto di gioco di Pianigiani) Sato di quanto ne beneficierà Obradovic del fatto di averlo nella sua squadra. Salvo essere uno degli artefici, due giorni dopo, della vittoria contro il Maccabi per la sesta vittoria della squadra ateniese nella competizione. Dettagli.