EuroLeague - Final Four: il vero CSKA si vede troppo tardi e lo Zalgiris conquista il terzo posto
Dopo un opaco primo tempo e un terzo quarto shock (13-28), al CSKA basta qualche minuto intensità per spaventare uno Zalgiris sopra di 20 lunghezze a 7 minuti dalla fine. Mosca, grazie alle triple di Kulagin (14 punti), rientra in extremis ma non riesce a completare una rimonta arrivata troppo tardi. I lituani, quindi, chiudono la loro sorprendente annata con un terzo posto amaro e soddisfacente allo stesso tempo. A trascinare i biancoverdi ci pensano Jankunas e Micic, autori di 15 punti a testa. La truppa di coach Jasikevicius conquista il successo nonostante le 19 palle perse e i 10 punti nel quarto periodo. Decisivo il conteggio dei rimbalzi (lo specchio della disparità di atteggiamento nelle prime tre frazioni): 36-23.
Un primo tempo per nulla intrigante. È difficile trovare la spinta e le motivazioni dopo aver perso una semifinale di Eurolega, infatti il primo quarto d’ora di partita si rivela privo di intensità e per nulla appassionante. La gara inizia a farsi interessante a poco più di 6 minuti dalla fine del secondo quarto, quando Jankunas segna da tre e Higgins risponde con la stessa moneta per pareggiare i conti a quota 29. Poi un ispirato Micic fa centro dall’arco e Ulanovas mette tre canestri ravvicinati: grazie a questo break di 9-2, lo Zalgiris tocca il +7 (31-38) contro un CSKA visibilmente spento. Kaunas, quindi, si mantiene sui due possessi di vantaggio, la tripla di Kulagin sulla sirena da metà campo viene annullata per un’infrazione di passi e il punteggio all’intervallo dice 35-41 per i lituani.
The fast break....
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L’incredibile terza frazione dello Zalgiris. Il CSKA, nel terzo quarto, collassa completamente dopo un opaco primo tempo. La difesa di Kaunas sale di livello, i moscoviti non reagiscono e i lituani piazzano un clamoroso parziale di 19-2 (37-60) nei primi 7 minuti scarsi della frazione. Merito anche dell’attacco scintillante dello Zalgiris, che approfitta a dovere del rivedibile atteggiamento difensivo mostrato dalla truppa di coach Itoudis. Il primo canestro dal campo dei russi lo segna Rodriguez a 3’12’’ dalla fine del periodo, ma i baltici sono lanciatissimi e rimangono sopra di 20 lunghezze: 48-69 al trentesimo (13-28 nel quarto).
Kaunas rischia grosso. All’inizio del quarto periodo, i rossoblu provano a rifarsi sotto grazie a tre triple (due di Rudd e una di Rodriguez) e a un canestro di Hunter per il -15. Quindi Pangos segna dall’arco, ma lo Zalgiris esagera con le palle perse e Mosca piazza un break di 11-0 (decisivi Kulagin e Fridzon) che vale il -7 a circa 90 secondi dalla fine. Kaunas è in panico totale e Ulanovas riesce a convertire un libero, Fridzon si alza con la “bomba” del -5 (73-78), Micic fa 1/2 e un Kulagin “on fire” infila un altro tiro da tre: -3 CSKA con meno di 1 minuto rimasto. Il finale è mozzafiato: Kulagin sbaglia un libero, i difensori russi accerchiano Pangos e costringono i lituani alla palla persa, De Colo butta via la rimessa, Kaunas non realizza e Kulagin tenta una tripla folle che non va a buon fine. Finisce 77-79 per i biancoverdi.
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