EA7, il pagellone: il buio di Macvan, la fame di Cerella, Pascolo un dipinto

17.03.2017 13:00 di  Alessandro Palermo   vedi letture
EA7, il pagellone: il buio di Macvan, la fame di Cerella, Pascolo un dipinto

Milano perde 71 a 78 contro la Stella Rossa, uscendo dal Forum a testa alta dopo essere stata sotto di 18 punti in avvio di secondo quarto. Un buona prestazione dell'Olimpia, che cancella - soltanto in parte - i primi dieci minuti di gara. Di seguito le pagelle dell'EA7, l'MVP in casa Armani è Davide Pascolo.

McLean, voto 5.5
Quando Milano subisce l'imbarcata, lui è uno dei colpevoli, difendendo in maniera approssimativa. Ad inizio secondo quarto prova allora con qualche furbizia: una spintarella di qua, un gomito di là. La tattica sembra funzionare, ci piazza dentro anche una schiacciata potente che non guasta mai. Tutte delle buone idee ma sbaglia il momento, infatti, la Stella Rossa non si spaventa e continua a colpire con Simonovic. Chiude con 9 punti (5/6 ai liberi) e 6 rimbalzi in tasca, non riesce ad incidere e perde anche 3 palloni. IN AFFANNO.

Hickman, voto 6.5
Nel primo tempo prova ad indicare la via ma la squadra non lo segue. Nella ripresa, invece, sale di tono. Nel quarto periodo, quando l'Olimpia realizza il parziale di 10 a 0, è uno dei protagonisti della rimonta. Dalle sue mani arriva anche il canestro del clamoroso pareggio (60-60) ma è soltanto un'illusione. Prova ampiamente sufficiente, dopo Rimini sembra un altro giocatore. Peccato per le 6 palle perse, tantissime, tuttavia vengono oscurate dai 3 recuperi e dai 14 punti finali (5/9 dal campo). ENERGIA.

Raduljica, voto 5.5
Solitamente lo bacchettiamo, anzi, per non dire di peggio. Lo abbiamo spesso criticato ma contro la Stella Rossa ha dimostrato di meritare rispetto. Parte in starting five, male, come del resto però anche i suoi compagni. Nel secondo tempo tutto un altro Raduljica, finalmente prezioso in difesa. Con lui in campo Kuzmic non ci capisce nulla, quando invece il baffuto Miroslav torna in panchina, il pivot degli ospiti domina con 11 punti nel solo quarto quarto. Resta un giocatore di un certo livello, che l'arrivo di Tarczewski abbia risvegliato il gorilla che è in lui? ORGOGLIO.

Macvan, voto 5
Non una bella prestazione per l'ex Partizan, il quale sperava sicuramente di avere impatto migliore nel match. Niente dente avvelenato, poco pericoloso al tiro (0/2 da tre) e poco agguerrito a rimbalzo. Due carambole arraffate in 20' abbondanti, troppo poche. BUIO.

Pascolo, voto 8
Ennesima partita in campo europeo da incorniciare, monumentale. Altro che palme in duomo, ci vorrebbe la statua di "Dada" Pascolo. Con lui in panca, l'Olimpia dorme. Con lui sul parquet, Assago trema. E non parliamo di chili, non è mica Schortsianitis. Di talenti del genere, italiani, capaci di scaldare così tanto il pubblico, se ne son visti davvero pochissimi negli ultimi anni. Segna (11 punti), strappa rimbalzi (7) e morde (3 stoppate). Nel post gara si conferma fenomeno anche a parole: "Le assenze? Non c'entrano niente, non abbiamo perso per quelle. Potevamo vincerla." Parole da leader vero, al quale gli alibi non piacciono. ALTRO CHE GIOCONDA!

Cinciarini, voto 7
Non funzionerà da oltre l'arco (0/4) ma il "Cincia" nazionale incanta insieme all'amico e compagno Pascolo. Nella ripresa l'asse Cincia-Dada fa tremare la Stella Rosssa, se l'Olimpia torna su è merito del numero venti e del quattordici. Segna 7 punti, "smazza" 4 assist e cattura 5 rimbalzi, più di quanti ne riescano a prendere insieme Macvan e Raduljica. CUORE.

Sanders, voto 6.5
A sprazzi. Si accende e si spegne troppo facilmente, come spesso gli accade, l'Olimpia non può permetterselo. Contro la Stella Rossa, però, la luce resta più accesa che spenta. Sparacchia dai 6,75 con un brutto 1/5 da tre, meglio in area dove sa essere feroce e pericoloso anche contro un'ottima difesa come quella serba. Chiude con 12 punti a referto, peccato abbia mollato nel finale. ENEL.

Abass, voto 6
Repesa gli dà fiducia, nel primo tempo l'ex Cantù non la ripaga affatto ma nel secondo invece riesce ad essere più solido in difesa. Strappa la sufficienza, a fatica, un po' come a scuola che se andavi meglio nel secondo quadrimestre passavi comunque l'anno. FORTUNATO.

Cerella, voto 6
Repesa lo buta nella mischia, l'effetto si vede dopo un po'. Tanto per cambiare spende subito un fallo, poi un altro. Sembra il solito Cerella, irrequieto, e invece dà a Milano quello che è mancato nel primo quarto. Il parziale dell'intervallo (-12) non rende giustizia al suo contributo fondamentale. Forse l'avremo apprezzato più noi che Repesa, ma la sua pressione sui portatori di palla della Stella Rossa è da applausi. Così si fa! AFFAMATO.

Coach Repesa, voto 5.5
Gli avremmo voluto chiedere una cosa sola, ma non ne abbiamo avuto l'occasione. "Quando Kuzmic incominciava a dominare nel pitturato, perché non rimettere in campo Raduljica ?". MISTERO.


Pagelle a cura di Alessandro Palermo