A2 F: Zanotti sul primato Geas: “Gran difesa e contropiede. Mantenere la condizione sarà fondamentale”

Fonte: Ufficio Stampa Geas
A2 F: Zanotti sul primato Geas: “Gran difesa e contropiede. Mantenere la condizione sarà fondamentale”

Primato solitario con 7 vittorie in 7 gare e 20 punti di scarto medio: il Geas si gode un brillante inizio di campionato (già il secondo migliore della sua storia recente, inseguendo quello del 2013/14 con 17 successi di fila) e ha la freccia nuovamente puntata verso l'alto dopo la sfortunata stagione scorsa.

- Coach Cinzia Zanotti, ti ha sorpreso questa partenza così forte o te l’aspettavi?

"Sono sorpresa nella misura in cui non era possibile, ovviamente, prevedere con esattezza il valore delle avversarie. Ma per quello che ha espresso il campo, in particolare con le nostre vittorie a Crema e a Milano, il primato è la logica conseguenza. Non possiamo che esserne contenti ma anche consapevoli di un percorso ancora lungo da compiere. Dovremo sfidare Empoli, seconda in classifica, e Costa, terza. L'obiettivo è arrivare imbattute a questi due big match. L'appetito viene mangiando..."

- Quali sono i fattori di questa imbattibilità attuale?

"A livello di organico, avere 6 giocatrici di primissima classe per la categoria, dietro le quali le giovani possono crescere con calma. A livello tecnico-tattico, una difesa intensa da cui nascono tanti contropiedi che ci consentono di infliggere alle avversarie parziali pesanti in pochi minuti".

- Arturi, Barberis ed Ercoli le certezze rimaste dalla scorsa stagione; Gambarini il rientro di lusso; era da scoprire l'impatto delle novità Galbiati e Schieppati. Come valuti il loro inserimento?

"Era difficile sperare di meglio. Galbiati è super, anche come atteggiamento, ci tengo a dirlo. Per il nostro contropiede è un'arma letale, grazie anche a chi sa passarle la palla alla grande e a chi prende i rimbalzi o ruba i palloni da cui iniziano le ripartenze. Schieppati, che al Geas era già stata ma non avevo mai allenato, mi sta colpendo favorevolmente per la positività del carattere e la capacità di fornire equilibrio al quintetto: difesa, rimbalzi, quello che serve ogni volta".

- Come hai detto prima, il percorso è ancora lungo. Quali i rischi da evitare, alla distanza?

"Il principale è un possibile calo di condizione dovuto all'organico non lunghissimo. Abbiamo 6 giocatrici sotto pressione per i molti minuti d'impiego: dobbiamo quindi lavorare da un lato sulle giovani, per svilupparle e poter alzare il loro minutaggio, dall'altro sulle titolari, per fare in modo che arrivino al meglio in primavera quando si decide tutto".

- In quest'ottica c'è un lavoro importante in corso con lo staff medico e fisioterapico.

"Certo: abbiamo già avuto modo di sottolineare, nei commenti ad alcune partite scorse, che la squadra sta mostrando un'ottima condizione, senza pagare la fatica nei finali di gara, nonostante appunto le rotazioni non ancora lunghe. Ringrazio il preparatore fisico Andrea Molina, con noi da quest'anno, che opera in modo molto mirato sul basket, ad esempio con correzioni di postura, perfezionamento dei gesti tecnici e così via. Anche con i fisioterapisti, Nicolò Spinelli e Mario Biscotti, e con i medici, Carlo Zaolino e Luca Serrao, c'è un'eccellente collaborazione, e speriamo di continuare così. Il lavoro di questo staff per il condizionamento e la prevenzione degli infortuni è essenziale sia per il nostro attuale primato, sia in prospettiva per mantenerci in alto".