A2 F - L'Alpo Basket cede i due punti al Marghera

A2 F - L'Alpo Basket cede i due punti al Marghera

Ancora una gara al termine della quale si esce con l’amaro in bocca: l’Ecodent Point Alpo perde in casa con Marghera che espugna meritatamente il Palazzetto dello Sport di Villafranca (66-75). Senza capitan Zanella, che dovrà essere operata alla spalla e con Di Gregorio non al meglio dopo aver saltato la trasferta di Civitanova Marche, le biancoblù lottano alla pari con i Giants, guidati da un’immarcabile Iannucci (31 punti per lei). Il dato che meglio spiega il successo veneziano è riassunto nel 64% al tiro da due, contro il 42% delle ragazze di Nicola Soave. Per le veronesi bene Marta Granzotto, ex di turno, con 16 e 5 palle recuperate, e la “solita” Maki Dznic con 19 punti e 9 rimbalzi.

Primo quarto all’insegna del gioco veloce e del punteggio alto (19-18 alla prima pausa), nel secondo periodo l’Alpo Basket prova ad allungare con Toffali (30-26) ma le ospiti operano il sorpasso chiudendo avanti di 2 all’intervallo lungo (34-36). Nel terzo quarto Ecodent Point nuovamente in vantaggio (45-44) anche se sarà l’ultimo della serata: il break di 2-9 per Marghera cambia l’inerzia del match, anche perché la tripla di Iannucci sulla sirena e con la mano di Reani in faccia, piega le gambe alle veronesi. Nella frazione conclusiva le veneziane vanno in vantaggio in doppia cifra (61-71), ma non è ancora finita perché Granzotto dimezza il ritardo (66-71) prima che le uscite per falli di Di Gregorio e Dznic facciano calare il sipario sul match.

«C’è tanta rabbia per questa sconfitta – rileva il vice allenatore biancoblù Paolo Saviano – E’ vero, non abbiamo difeso benissimo, ma le nostre avversarie non hanno quasi mai tirato libere e il 64% da due è fin esagerato in questa categoria». Anche la fortuna vi ha girato le spalle: «Quest’anno ci gira così, chi gioca contro di noi fa sempre canestro: forse non abbiamo ancora trovato un’identità difensiva, ma non è stata una prestazione negativa la nostra. Di sicuro la tripla di Iannucci sulla sirena del terzo quarto ci ha ammazzato e poi è stato praticamente impossibile rimetterla in piedi».