A1F: Acqua&Sapone Umbertide, Jacki Gemelos è la nuova guardia

Guardia di 183 cm nata a Stockton (USA) ma in possesso di passaporto greco
Fonte: Ufficio Stampa Pallacanestro Femminile Umbertide
A1F: Acqua&Sapone Umbertide, Jacki Gemelos è la nuova guardia
© foto di LBF

Si coompleta il gruppo delle atlete straniere nell’organico di Acqua&Sapone Umbertide per la stagione 2014-15. Dopo Swords e Robbins, infatti, la società del presidente Betti è lieta di annunciare l’ingaggio di Jacqueline Ann Gemelos, per tutti Jacki, guardia di 183 cm nata il 22 novembre 1988 a Stockton, in California, che però, in virtù del passaporto greco che possiede per le origini della famiglia, potrà essere schierata come comunitaria.

Si tratta di una giocatrice con moltissimi punti nelle mani, grazie all’ottima tecnica di tiro che le consente di avere ottime percentuali e alle doti di controllo e di gestione della palla, unite a un fisico decisamente superiore alla media per il ruolo, che la rende anche difficile da superare in marcatura. Ma ancor di più che le notevoli qualità sul campo, quello che spicca in Jacki è la passione incredibile da cui è animata e d’altronde, dopo tutte le vicissitudini che ha dovuto affrontare in una storia che pare tratta da una sceneggiatura di un classico film hollywoodiano, anche solo continuare a calcare i parquet è un chiaro segnale di amore incondizionato per questo sport.

Gemelos, avviata al gioco dal padre Steve, che giocò anche in Europa negli anni ’70, si forma nell’high school di St. Mary’s. Definirla un grande talento è estremamente riduttivo. Si tratta semplicemente, a giudizio quasi unanime, della miglior giocatrice degli Stati Uniti nella sua classe liceali. Parlano da sole le sue cifre nella stagione da senior: nel 2005-06 in media mette a segno più di 39 punti a partita (con un massimo di 52, crivellando i canestri avversari da ogni posizione), a cui aggiunge 9 assist, 6,5 rimbalzi e 3 rubate, che le valgono il premio di National Player of the Year. I paragoni si sprecano, il più ricorrente è quello con Diana Taurasi, anch’ella californiana e idolo assoluto di Jacki, ma si scomodano pure mostri sacri del basket maschile come Pete “Pistol” Maravich. Tutte le più prestigiose università  le offrono borse di studio e addirittura si inizia a parlare di lei come della prima giocatrice della storia che potrebbe fare il salto direttamente dal liceo alla WNBA. 

Fin qui insomma sembrava la classica favola di una predestinata, con la strada già disegnata sulle orme proprio di Taurasi, con l’ingresso nel programma cestistico più avanzato della nazione a U-Conn sotto la guida di Geno Auriemma e una prima chiamata al draft che sembrava scontata. Invece in una delle ultime partite liceali, la vicenda si trasforma in un incubo. Jacki si rompe il crociato del ginocchio destro ed è l’inizio di una vera e propria odissea. Salta il passaggio alle Huskies e così Gemelos resta vicino a casa, nella comunque prestigiosa USC. 

Il primo anno con le Trojans se ne va comunque tutto in riabilitazione. Nel 2007-08 sembra pronta all’attesissimo esordio nel mondo universitario, ma in uno degli ultimi allenamenti pre-stagionali, a sessione praticamente conclusa, provando l’ultimo tiro, il ginocchio cede ancora: stesso legamento, stessa lesione e un altro anno di stop. Ma il calvario è ancora ben lontano dal terminare. Conclusa la terza riabilitazione, infatti, arriva la terza rottura di un crociato: stavolta è quello dell’articolazione sinistra. Anche la stagione 2008-09 passa così tutta in infermeria, ma stavolta anche il recupero è problematico. Ad aprile 2009 in una visita di controllo si scopre infatti che l’operazione di ricostruzione non è riuscita, perché il suo corpo ha rigettato il tessuto trapiantato per riformare il legamento. Quindi a maggio deve sottoporsi a un nuovo intervento. 

Passano ulteriori sei mesi ma finalmente, il 4 febbraio 2010, in quella che dovrebbe essere la sua stagione da senior, debutta nel basket NCAA, sul campo di Cal, una partita con 8 punti, 5 rimbalzi e 5 assist. Gioca anche le successive 10 partite che mancano al termine dell’annata, il lunghissimo stop di quasi 4 anni si fa sentire ovviamente, ma riesce comunque ad andare 4 volte in doppia cifra sempre con 13 punti. L’anno accademico si chiude con la laurea in sociologia, ottenuta a pieni voti. Jacki decide comunque di prolungare la sua esperienza al college, iscrivendosi a un corso di specializzazione post-laurea in gerontologia. 

Quindi prosegue anche la sua avventura con le Trojans. Nel 2010-11 riesce finalmente a giocare una stagione completa, segna 13 punti a partita con un massimo di 27 ed è la miglior tiratrice da 3 della All-Pac 10 con il 43%, ottenendo una menzione di merito a livello di conference. Durante l’estate viene convocata dalla nazionale collegiale degli Stati Uniti che si impone alle Universiadi di Shenzhen, una formazione che comprendeva pure giocatrici come Elena Delle Donne, le sorelle Ogwumike e Diggins e che, a parte la semifinale con l’Australia, infligge a tutte le altre avversarie passivi superiori ai 50 punti. Gemelos contribuisce con 5 punti e 2 assist per partita. 

Sull’onda di questo successo inizia l’ultima stagione collegiale, che però durerà solo 9 partite, condotte a 11 punti e 7 rimbalzi di media. Il 18 dicembre 2011, infatti, sul campo di Texas A&M, arriva il quinto infortunio al crociato. La terza operazione al ginocchio sinistro pare calare il sipario sulla sua carriera. Praticamente tutti le suggeriscono di ritirarsi, di intraprendere una carriera da allenatrice se proprio non vuole abbandonare il basket, le arrivano a dire che dovrà ritenersi fortunata se a 40 anni sarà in grado di camminare. Ma il sogno di Jacki ha la forma e i contorni di una palla a spicchi e il suono della retina che si muove quando accoglie le dolci parabole delle sue conclusioni. Ricomincia di nuovo, per la quinta volta la riabilitazione e riesce a tornare una giocatrice, tanto che al draft del 2012 le Minnesota Lynx decidono di darle una chance chiamandola al terzo giro con la 31^ scelta.

Però poi la franchigia di Minneapolis non ha il coraggio di puntare sul prodotto di USC, in un sistema come quello WNBA dove i posti nei roster sono rigidamente contingentati, il rischio dovuto alle sue ginocchia è avvertito troppo forte. Viene così rilasciata dopo il camp del 2013 e allora Jacki decide di attraversare l’Atlantico e far ripartire la sua carriera dalla terra dei suoi avi, la Grecia. Firma con il Panathinaikos campione in carica e con la formazione ateniese sigla 16 punti e cattura 7 rimbalzi in 34 minuti di utilizzo medio. Cifre che nel mese di aprile 2014 le consentono di essere chiamata dalle Atlanta Dream che la invitano a prender parte al camp pre-stagionale.

Non viene però confermata per la stagione WNBA e così arriva la chiamata di Acqua&Sapone. La lunga rincorsa di Jacki verso i suoi sogni di bambina riprenderà dunque da Umbertide, dove verrà dato il prossimo ciak di questa storia da film. E chissà che con la direzione del regista Serventi non arrivi finalmente il momento di girare il più classico dei lieto fine.

Per adesso a Jacki un caloroso benvenuto da parte di tutta la società e della tifoseria.