A1 F - Broni domani gioca al PalaRuffini. A Torino per cambiare rotta e tornare a vincere

Fonte: La Provincia Pavese
A1 F - Broni domani gioca al PalaRuffini. A Torino per cambiare rotta e tornare a vincere

Il campionato di serie A1 femminile a dieci squadre è oramai al giro di boa: domani si gioca la penultima giornata del girone di andata. Broni sarà di scena al PalaRuffini di Torino contro la Fixi Piramis, che ha quattro punti come le oltrepadane, il cui avvio di stagione è stato condizionato dagli infortuni. La playmaker Valentina Bonasia si è rivista sul parquet nel turno precedente a Napoli, mentre la guardia Enrica Pavia è ancora out per l’infortunio al ginocchio. «Non siamo ancora riusciti ad avere in campo la squadra cui avevamo pensato in estate, con un reparto guardie e play composto da cinque elementi – conferma il direttore sportivo Marco Mezzadra – Fino alla trasferta di Napoli abbiamo avuto solo tre giocatrici, che si sono divise i minuti pensati per cinque, non è la stessa cosa. Poi aggiungiamo il particolare di assemblare una squadra che per sette decimi è nuova, perché abbiamo voluto dare un segnale di rinnovamento». Insomma il cammino non è semplice, ma la formazione oltrepadana si affida alla classe di Julie Wojta. «È una giocatrice di livello assoluto, - continua il ds – potrebbe giocare in qualunque squadra di A1. A Lucca era una componente di un complesso molto affiatato, a Broni è la leader chiamata a risolvere le situazioni più spinose. Si sta calando in questo ruolo, andando avanti riuscirà sempre più a diventare la ragazza di cui abbiamo bisogno».

Ma rimane un cruccio: «Siamo gli unici della serie A1 senza lo sponsor principale – conclude Mezzadra –, un primato che non vorremmo avere. Per fortuna c’è un nutrito gruppo di piccoli e medi sponsor che ci permette di fare la nostra attività, di questo siamo fieri. Ci manca invece il grosso magnate, penso ai patron delle big del campionato, come Cestaro a Schio o Passalacqua a Ragusa. Sono convinto che nella nostra zona ci siano delle persone, magari non di quel calibro, che potrebbero comunque darci una mano, ma evidentemente non vedono nel basket un veicolo promozionale, nonostante la nostra ampia visibilità a livello mediatico. Credo che alcune aziende identificative dell’Oltrepo potrebbero trovare in noiuna vetrina importante. La colpa potrebbe essere pure nostra, magari non siamo riusciti a trasmettere bene il messaggio».

Franco Scabrosetti