A1 F - Broni, coach Sacchi promuove tutte: «Campionato da otto e mezzo. Il mio futuro? Non lo so, si vedrà»

Fonte: La Provincia Pavese
A1 F - Broni, coach Sacchi promuove tutte: «Campionato da otto e mezzo. Il mio futuro? Non lo so, si vedrà»

 «Al nostro campionato do un otto e mezzo»: coach Roberto Sacchi non ha dubbi, perché, nonostante l’eliminazione dalla corsa scudetto, per mano della Gesam Gas Lucca (2-0 per le toscane), la sua Techedge Broni ha disputato una stagione più che positiva. «È stato il primo campionato in A1 – spiega il tecnico pavese –. Sono sicuro che non avremmo fatto meglio anche se fossimo sempre stati al completo. Siamo comunque arrivati settimi (Broni ha gli stessi punti di Vigarano, ma ha vinto i due scontri diretti, ndr), ma probabilmente avremmo sofferto meno e avremmo giocato alla pari anche questo turno di play off, perché conosco le capacità delle mie ragazze, so come lavorano in settimana. Sono orgoglioso di aver sentito dagli addetti ai lavori: "favola Broni, miracolo Broni"». 

L’altra sera il PalaBrera si è infiammato non solo per le giocate di Zampieri e compagne, ma anche per alcune decisioni arbitrali discutibili: «Voglio essere fine – commenta Sacchi –. Dico solo che non sono stati certo all’altezza di un quarto di finale play off. Siamo stati in partita per tutto il primo tempo e all’inizio del secondo, però ogni volta che c’era un dubbio fischiavano contro di noi. Poi quando eravamo a meno 20, e con le ragazze più giovani in campo (Colombi, Strozzi, Baldan, Fusari) Lucca è andata avanti a pressarci come se fosse una finale scudetto. È comunque il loro modo di giocare, e noi rispettiamo tutti. L’importante era far vedere che ci provavamo fino alla fine, davanti all’ennesimo tutto esaurito da brividi della stagione, con le mie giocatrici che piangevano vedendo le tribune». «Siamo contentissime – conferma Ashley Ravelli –. Il nostro scudetto era la salvezza e ci siamo arrivati, poi questo doppio turno play off è stata la classica ciliegina sulla torta».
Una soddisfazione a livello personale per una giocatrice che veniva da diverse stagioni nei college americani: «Ritengo di aver fatto molta esperienza al mio primo anno in serie A1 – continua Ravelli –. Anche a causa dei numerosi infortuni che ci hanno perseguitato, ho visto il campo per parecchi minuti (per la precisione una media di 29,5 a partita e 7,5 punti, ndr). Mi fa piacere perché vuol dire che l’allenatore mi ha dato fiducia. Minuti che mi sono serviti per crescere, per maturare. Ci abbiamo provato, ma loro sono fisicamente il doppio di noi e fanno i play off da anni». Ovviamente si guarda al domani: «Non lo so, si vedrà». Coach Sacchi invece ha le idee chiare: «Da qui bisogna ripartire per progettare un’annata migliore per una piazza così importante per la pallacanestro femminile italiana come Broni – dice –. Da domani mattina, si deve lavorare sodo. Chiunque sarà qua non dovrà disperdere quello che abbiamo costruito in questi anni, a partire dal muro di gente e dall’entusiasmo, perché vedo tanta voglia di venire al palazzetto per la partita. Sono orgoglioso di farne parte, perché dal presidente fino all’ultimo dei volontari, siamo riusciti a costruire qualcosa di grandioso: l’ho detto alle ragazze durante l’ultimo time out». La società si è già mossa e nei prossimi giorni dovrebbe essere presentato ufficialmente un programma di sottoscrizione popolare (circolavano già dei volantini all'ingresso del PalaBrera con la scritta: "Rimani con noi in A1"): il presidente Bruno Cipolla annuncerà i dettagli e le modalità di partecipazione. Broni vuole rinforzare la sua posizione tra le realtà sportive della provincia di Pavia e per farlo serve l’aiuto di tutti. 

Franco Scabrosetti