A1 F - Broni: a Venezia sconfitta durissima, la furia di coach Sacchi

Il coach: «Non si perde così, c’è stato un crollo complessivo»
Fonte: La Provincia Pavese
A1 F - Broni: a Venezia sconfitta durissima, la furia di coach Sacchi

«Ragazze, dovete onorare la maglia che indossate, giocare fino alla fine senza disunirvi», parole forti quelle pronunciate da coach Roberto Sacchi durante l’ultimo time out (e poi confermate ai microfoni di Sportitalia) al Pala Taliercio di Mestre, dove la Techedge Broni è affondata contro l’Umana Reyer Venezia (87-43, -44, anche peggio del -43 di Ragusa). Il tecnico pavese palesa tutta la sua rabbia, frustrazione per una prestazione decisamente opaca che fa scendere le oltrepadane al terz’ultimo posto. Alle loro spalle solo Battipaglia, ancora ferma a quota zero, e La Spezia, capace di espugnare il PalaBrera due giornate fa, poi crollata l’altra sera in casa contro Lucca (47-93). La formazione biancoverde non è mai entrata in partita, soffrendo la partenza decisa delle lagunari, che dispongono di un roster super. «Non bisogna perdere in questo modo – attacca coach Sacchi – mi sarei aspetto un atteggiamento diverso dalle mie ragazze. Alla fine ero molto arrabbiato (il tecnico usa un’espressione più colorita, ndr) perché d’accordo gli infortuni e i problemi, ma questi fattori non influiscono sull’atteggiamento con cui si va in campo. Occorre fare qualcosa perché è impensabile tenere questo comportamento, una cosa vergognosa. Mi prendo le mie responsabilità e dovrò lavorare molto nelle prossime settimane per cambiare anche questo aspetto mentale». Nelle ultime uscite la squadra è in difficoltà: «C’è stato un calo mentale – aggiunge – con Lucca mancavano Madu e Pavia, ma ce la siamo giocata fino alla fine, abbiamo provato a lottare. Contro La Spezia abbiamo sbagliato completamente l’approccio alla partita. In questa occasione abbiamo trovato Venezia che arrivava da due sconfitte consecutive, quindi con una voglia di riscatto incredibile. Ha trovato noi, la squadra giusta per rimettersi in pista. Attualmente potremmo perdere anche contro una squadra di serie A2 per il nostro atteggiamento». A parziale scusante rimane l’infermeria sempre piena: «La pallacanestro è un gioco di squadra, quindi se non riesci ad allenarti bene e al completo, i risultati non arrivano. – dice Sacchi - Adesso la pausa capita a pennello, però ieri Bratka (convocata dall’Estonia) è partita per la Nazionale, mentre anche Soli sarà assente una settimana per una scelta concordata con la società. Quindi saremo ancora rimaneggiati, ma dobbiamo ripartire senza piangerci addosso. Ravelli ha giocato nonostante gli acciacchi, Fusari si era fatta male alla caviglia, Costa è stata ferma tutta settimana». Infine un pensiero per Igino Montagna, il "papà" del basket bronese mancato nelle scorse ore: «Ce lo hanno comunicato mentre eravamo in pullman – conclude Sacchi – Tutti sappiamo cosa significa per il basket a Broni, è una mancanza che si sentirà parecchio. Nelle ultime due partite in casa non lo abbiamo visto sulla sua solita sedia a bordo campo e già vedere quel posto vuoto era un segnale di tristezza assoluta. Anche solo per ricordarlo l'altra sera avremmo dovuto provare a reagire contro Venezia».

Franco Scabrosetti