EuroLeague - Olimpia Milano in campo tra poche ore contro il Khimki: gli assenti

EuroLeague - Olimpia Milano in campo tra poche ore contro il Khimki: gli assenti

Ultime dallo spogliatoio dell'Olimpia Milano, perché alle 20:45 si gioca: Round 11 di EuroLeague al Mediolanum Forum contro il Khimki Mosca. L’Olimpia ci arriva dopo quattro gare di Euroleague tutte finite in volata, con successi a Valencia e in casa contro il Bamberg, sconfitte sul filo contro Olympiacos e a Istanbul. Il Khimki ha un bilancio di 6-4 finora e cavalca la vena del capocannoniere del torneo, unico oltre i 20 punti di media, Alexey Shved. La squadra di Bartzokas, reduce dalla sconfitta di Kazan 80-79 in VTB League (28 Shved, 20 punti di Anthony Gill) dove ha un bilancio di 4-3, sarà senza Thomas Robinson (polso fratturato) ma ha recuperato Tyler Honeycutt. Le due squadre non si affrontano in gare ufficiali dal 2010 ma si sono incontrate a Desio in pre-season. L’Olimpia è senza Patric Young e Andrew Goudelock naturalmente. Domenica scorsa ha vinto a Reggio Emilia in campionato in quella che è stata la sesta gara consecutiva finita praticamente all’ultimo possesso. L’ex di turno è Charles Jenkins, a Milano due anni fa.

 

 

 

I PRECEDENTI DI MILANO-KHIMKI - I due soli precedenti risalgono alla stagione 2009/10 e il Khimki vinse entrambi i confronti, il primo 72-68 a Milano con 17 punti di Keith Langford (l’Olimpia ne ebbe 19 da Morris Finley). Nel ritorno a Mosca, il Khimki vinse 78-63 con 18 punti sempre di Langford. Nell’Olimpia il migliore fu Mason Rocca con 17 punti e sette rimbalzi. In questa stagione le due squadre si sono affrontate in prestagione, a Desio, con vittoria dell’Olimpia 89-88 con 23 punti di Andrew Goudelock e 15 di Kaleb Tarczewski.

 

 

 

LA CHARLES JENKINS CONNECTION - Charles Jenkins è l’ex di turno della partita con il Khimki. Ha giocato a Milano un anno vincendo Coppa Italia e scudetto 2016. Ebbe un ruolo minore nei playoffs perché il turnover degli stranieri costrinse Coach Jasmin Repesa a fare scelte e alla fine lui rimase penalizzato. Jenkins era arrivato dalla Stella Rossa Belgrado con la reputazione di giocatore a due dimensioni ovvero difensore strepitoso e attaccante ordinato ma capace di grandi esplosioni. Purtroppo a Milano di fatto ne ebbe solo una, a Varese, quando segnò 31 punti. Per il resto in attacco ebbe una stagione poco brillante. Il suo ruolo era un altro e per la verità è stato un giocatore molto apprezzato per comportamento, spirito e serietà. Era totalmente dedito alla squadra. Questo gli ha permesso tornando a Belgrado di avere un’altra grande stagione di EuroLeague e guadagnarsi questa opportunità al Khimki. A Milano purtroppo ci si aspettava un impatto offensivo più continuo, coerente con la fama di realizzatore che lo aveva accompagnato al college di Hofstra di cui è il primo scorer di ogni tempo. Tra gli ex storici, ovviamente Keith Langford è il più significativo.