EuroLeague - Olimpia, contro il Barcellona per prendere ciò che merita

Fonte: Olimpia Milano
EuroLeague - Olimpia, contro il Barcellona per prendere ciò che merita

L’Olimpia torna di scena al Mediolanum Forum in una gara di EuroLeague che si preannuncia infuocata. Milano ha perso le prime tre partite proibitive imposte dal calendario ma giocando alla pari con le ultime tre squadre che hanno vinto l’EuroLeague, perdendo in casa con il Fenerbahce solo al supplementare e resistendo, andando avanti e giocando bene, a Mosca e Madrid due giorni fa, gara di fatto persa dalla lunetta (12 punti in più segnati dal Real con l’aggiunta di tre possessi extra ricevuti dai padroni di casa a causa di un antisportivo e due falli tecnici). L’Olimpia ha raccolto applausi e si trova 0-3 immeritatamente, non solo per colpa del calendario, ma ora va in campo contro un Barcellona anch’esso reduce da due sconfitte, molto ambizioso e avvelenato. All’Olimpia serve il supporto della tifoseria per proteggere la “maglia rossa” perché è quello che accade quando va in trasferta e nessuno fa sconti. Qui le note della partita: Milano-Barcellona Game Notes.


I PRECEDENTI DI OLIMPIA-BARCELLONA

Nei 14 precedenti, il Barcellona conduce 8-6. Nel 2014 l’Olimpia si impose con un clamoroso 91-63 ispirato dai 24 punti di Alessandro Gentile, record carriera in EuroLeague per lui e inflisse al Barcellona la peggiore sconfitta europea dal 2007 interrompendo una striscia di 24 vittorie consecutive nelle Top 16. La stagione successiva il Barcellona però ha vinto sia a Milano che in casa pareggiando il conto negli scontri diretti. E adesso la sua striscia vincente è arrivata a quota quattro contando le due gare della scorsa stagione. A Barcellona l’89-75 incluse i 27 punti, record carriera, di Rakim Sanders, passato proprio ai catalani in estate.


LA BARCELLONA CONNECTION

Nella storia dei club giocatori importanti come Aleksandar Djordjevic, Gregor Fucka, Dejan Bodiroga e Gianluca Basile hanno giocato per ambedue le formazioni. Per il resto, Petteri Koponen ha giocato nel campionato italiano a Bologna per quattro anni; Adrien Moerman lo scorso anno era compagno di squadra al Darussafaka di Dairis Bertans. Adam Hanga ha giocato un anno ad Avellino.


LA SANDERS CONNECTION

Rakim Sanders, l’unico ex ma probabilmente assente, ha giocato meno di due anni a Milano ma non si può dire che non abbia lasciato il segno. In due stagioni ha vinto quattro trofei, due Coppe Italia, uno scudetto e una Supercoppa. Nativo del New England e proveniente da Fairfield, università non lontana da New York frequentata a suo tempo dal grande Arthur Kenney, Sanders era stato uno dei protagonisti della stagione delle tre vittorie di Sassari. Proprio lui in gara 7 di semifinale aveva segnato a rimbalzo il canestro del supplementare che poi aveva permesso alla Dinamo di sbancare Milano. Ma dopo un infortunio serio alla mano e un lungo stop, era stata proprio l’Olimpia a tendere la mano a Rakim. Solo nel dicembre del 2015 è tornato in campo ma dopo due mesi è stato MVP delle Final Eight di Coppa Italia, la competizione che sfuggiva all’Olimpia dal 1996. E, dopo, Sanders è stato anche MVP della finale scudetto vinta contro Reggio Emilia. La sua striscia è proseguita in Supercoppa e nelle Final Eight di Rimini, dove l’Olimpia non sarebbe arrivata senza la sua mostruosa prova di semifinale contro Reggio Emilia.


BARCELLONA: LA STORIA

Il Barcellona ha vinto 18 volte il titolo spagnolo, il primo nel 1959, e due volte ha prevalso a livello europeo, la prima nel 2003 e la seconda nel 2010. Ha vinto anche due volte la Coppa Korac e due volte la Saporta Cup. 22 volte ha vinto la Coppa del Re e cinque volte la Supercoppa spagnola. Tra i grandi giocatori della storia blaugrana ci sono Pau Gasol, Juan Antonio San Epifanio, Candido Sibilio, Dejan Bodiroga, Sarunas Jasikevicius, Ricky Rubio, Mario Hezonja, Alex Abrines e naturalmente Juan Carlos Navarro, il top scorer di ogni epoca in EuroLeague, che ha speso tutta la carriera in blaugrana ad eccezione di un anno trascorso nella NBA a Memphis.


LA LEGGENDA DI NAVARRO

Juan Carlos Navarro è uno dei più grandi giocatori della storia del basket spagnolo. 38 anni il prossimo giugno, Navarro ha vinto l’EuroLeague due volte con il Barcellona, nel 2003 e nel 2010. In quest’ultima edizione fu MVP delle Final Four. Nel 2009 è stato MVP della stagione. Cinque volte è stato incluso nel primo quintetto All-EuroLeague della competizione e altre due volte nel secondo. E’ stato MVP degli Europei del 2011, ha giocato tre edizioni dei Giochi Olimpici vincendo due volte la medaglia d’argento e una volta quella di bronzo. E’ stato due volte oro europeo, due volte argento e due volte bronzo. Nel settembre scorso ha firmato un contratto di 10 anni con il Barcellona: al termine di questa stagione deciderà se continuare la propria carriera o assumere un nuovo ruolo all’interno del club. In EuroLeague è top scorer, leader di tutti i tempi di partite giocate, canestri segnati, triple segnati.
 

IL NUOVO CORSO BLAUGRANA

Il Barcellona ha cambiato profondamente faccia dopo la passata stagione. Le novità sono cominciate in panchina con l’arrivo da Vitoria di Coach Sito Alonso. Poi il Barcellona ha firmato il playmaker dell’Efes, Thomas Heurtel, la guardia americana Phil Pressey, poi due ali piccole, Adam Hanga, ungherese proveniente da Vitoria, e Rakim Sanders da Milano. Infine, sono arrivati Adrien Moerman, francese dal Darussafaka, e Kevin Seraphin, centro francese anche lui con un passato NBA, arrivato per rinforzare il ruolo accanto ad Ante Tomic, ormai una bandiera del club. Da Valencia infine è arrivato l’ala spagnola, Pierre Oriola