Sassari, Milano e Siena, un tris da scudetto

Sassari, Milano e Siena, un tris da scudetto
© foto di Foto Savino Paolella

(Mario Arceri) - Sarà l'anno della rinascita per il basket italiano? Qualche buon segno c'è, per esempio Milano e Bologna che affidano ad Alessandro Gentile e al giovanissimo Imbrò il ruolo di capitano premiando due giocatori che hanno dimostrato grande personalità. Ancora Bologna e Pesaro si distinguono perché alla presidenza ci sono due grandi campioni del passato recente, Villalta e Costa e, particolarmente nel caso di Renato, è una bella notizia perché riporta al basket attivo un personaggio che ha scritto la storia della Virtus e della pallacanestro nazionale.

Sassari si è rinforzata parecchio con Omar Thomas, Linton Johnson e i due Green, ma la notizia più interessante è la possibilità che Amedeo Tessitori possa finalmente cominciare a fare esperienza nel campionato maggiore....

E' bello vedere che Paolo Moretti, un altro big del passato, ha completato il processo di maturazione in panchina riportando in Serie A una piazza importante come Pistoia. Caserta punta molto su Michele Vitali, mentre Luca capitalizza l'ottima stagione di Cremona prendendo in mano la Reyer dove ritrova un paio di compagni d'avventura azzurra, Rosselli e Magro. E Reggio Emilia è pronta per un ulteriore passo avanti affidandosi a James White, ma anche e soprattutto ad Andrea Cinciarini, protagonista di un superbo Europeo, puntando a valorizzare definitivamente Cervi.

Insomma, sono tantissimi gli spunti promettenti di una stagione che, come vedremo, si presenta ancora una volta molto equilibrata, ma che offre anche qualche nota meno felice come le squadre senza sponsor (Cantù, Pesaro, Montegranaro) e la decisione della famiglia Cremascoli di dire basta al termine di questo campionato. La speranza, ovviamente, è che i club ancora orfani trovino presto un partner adeguato e che la passione della signora Cremascoli, vicepresidente federale, possa consentire la prosecuzione di un "idillio" cestistico che nelle precedenti cinque stagioni ha riportato Cantù ai vertici nazionali.

Torniamo al campionato dopo un'estate esaltante: l'augurio è che anche il basket di casa nostra ci offra momenti altrettanto felici.

Chiediamo bel gioco, equilibrio, correttezza, rispetto degli arbitri, disciplina in campo e fuori.

Confidiamo che il recupero di credibilità ottenuto dalla Nazionale sia difeso e incrementato anche dai club che ci rappresenteranno in Europa: Siena e Milano in primo luogo.

Ci attendiamo che quanto di buono fatto finalmente vedere nelle rassegne continentali abbia un seguito adeguato in campo nazionale dando fiducia e valorizzando i tanti giovani che si sono messi in particolare evidenza.

Ci aspettiamo anche che ad ogni livello, soprattutto di base, fare basket sia reso meno difficile e complicato dando mano a quelle riforme che restano urgenti.

Metà delle squadre hanno cambiato allenatore, quasi tutte hanno rivoluzionato il roster, anche Il Montepaschi che ha confermato i soli Ress, Hackett e Ortner, mentre Milano, a caccia dello scudetto che manca da diciassette anni, ha pescato una volta di più a Siena prendendosi Moss e Kangur e rinnovando anch'essa sostanzialmente i quadri mettendo comunque a disposizione di Luca Banchi un gruppo invidiabile sul quale si dovrebbe scommettere ad occhi chiusi per lo scudetto a meno che…

Appunto: a meno che l'Armani non torni ad essere vittima della pressione di dover vincere ad ogni costo, a meno che i tanti fuoriclasse che ha in casa non si pestino i piedi a vicenda, a meno che, più della poderosa forza tecnica e atletica di Milano, non finisca per contare l'esperienza e l'abitudine alla vittoria di Siena (già sperimentata martedì scorso in Supercoppa) o, ancora di più, la voglia che ha Sassari di sorprendere avendo alle spalle l'entusiasmo di un'intera Regione e soprattutto una campagna di rafforzamento che non ha badato a spese e che ha portato sull'Isola giocatori di indubbio valore galvanizzando ulteriormente l'ambiente.

Sono sostanzialmente tre, dunque, le favorite, con Milano un gradino più in alto, con Siena che l'attende sorniona al varco meditando l'ottavo colpo tricolore consecutivo, con Sassari che scalpita in attesa di dare spettacolo e soddisfazioni ai suoi fans.

Un po' indietro, rispetto allo scorso anno, Roma e Varese. Tutta da scoprire l'Acea, che ripropone Taylor (quando tornerà al meglio della condizione), Goss, D'Ercole, Bobby Jones (da americano, con l'arrivo in extremis del polacco Ignerski) e Tonolli, ripesca Alex Righetti e scommette su Baron, Hosley e una coppia di lunghi (Eziukwu e Mbakwe) tra i quali spera di trovare il nuovo Gani Lawal. Varese l'abbiamo vista in Supercoppa: con Ebi Ere più efficace, con Hassell più continuo, con Coleman più altruista, con Polonara in continua crescita, può inserirsi tra le prime quattro, alla pari con Reggio Emilia che dovrebbe continuare - visti anche i nuovi arrivi - nel consolidamento ai vertici della classifica.

C'è attesa per Avellino: pochi ritocchi e di qualità continuando a puntare su Lakovic acquistando esperienza con Cavaliero. Ed agguerrite sono le altre squadre del Sud: Brindisi che ha rivoluzionato la squadra (otto su dieci le novità, Formenti e Zerini gli unici confermati), Caserta che ha un quintetto americano nuovo di zecca e, dietro, l'esperienza di Mordente e Michelori e la freschezza di Vitali. Analoga la politica della Virtus che riporta in Serie A il glorioso marchio Granarolo e scommette sull'esplosione del siciliano Matteo Imbrò e del lucano Aristide Landi, campioni d'Europa Under 20, e di Simone Fontecchio (migliore azzurro nella poco fortunata Under 18).

Cantù ha tirato un po' la cinghia. Se n'è andato Bruno Arrigoni il miglior talent-scout degli ultimi anni, così come Andrea Trinchieri consentendo a Pino Sacripanti di tornare al suo primo amore portandosi dietro da Caserta Stefano Gentile. Ragland viene da un grande play off, Leunen è più che confermato, Aradori e Cusin sono stati tra i protagonisti della Nazionale di Capodistria, la presenza di Sacripanti (coach dell'Under 20 campione d'Europa) dovrebbe garantire ad Abass un adeguato minutaggio dopo lo splendido Europeo disputato in Estonia.

Restano Montegranaro, guidata da Daniele Cinciarini, Venezia che punta su Vitali e ripesca Giachetti, Cremona che si è aggiudicata Ernest Kalve, il lettone che nel 2006 ebbe una piccola parte nello scudetto di Treviso e in panchina porta il piccolo play di Bracciano, Gianluca Marchetti, Pistoia con cinque stranieri e l'intramontabile Galanda, Pesaro obbligata una volta di più a lottare per la salvezza con una squadra giovane in panchina (poteva essere l'anno di Traini, ma il ragazzo è stato nuovamente fermato da un doloroso infortunio) rilanciando Andrea Pecile e il "vecchio" Alvin Young.

Con tante novità e finalmente molti giovani di talento, rimpiangendo la partenza di Gigi Datome, in attesa di sapere se il "dossier" italiano sarà sufficientemente pesante da portarci ai Mondiali del prossimo anno in Spagna, ci affacciamo alla nuova stagione mentre sono già partiti gli altri campionati: la Legadue riformulata e impreziosita da… metalli nobili, la Dnb e la Dnc a metà tra nazionale e regionale in attesa di diventare il prossimo anno esclusivamente regionale contribuendo ad alleggerire l'attività maggiore che già in questa stagione ha visto opportunamente assottigliarsi l'area professionistica.

Buon Basket a tutti voi!