Reggio vs Sassari? serie sconsigliata ai cardiopatici... per nostra fortuna

Reggio vs Sassari? serie sconsigliata ai cardiopatici... per nostra fortuna

(di Carlo Fabbricatore). Sassari riesce a pareggiare la serie e si porta sul 2 a 2 dopo due partite al cardiopalma. Sassari è ritornata a difendere con grande aggressività e Reggio ha sofferto la pressione difensiva che ha creato problemi d’impostazione alle guardie emiliane. Il raddoppio sul playmaker portato dal centro, specialmente da Lawal, ha fatto perdere molti palloni e ha reso farraginoso l’attacco della Grissin Bon.

In queste partite abbiamo visto il meglio e il peggio del gioco del Banco di Sardegna: momenti di esaltazione collettiva con giocate straordinarie e fasi inspiegabili di abulia. Sanders ha giocato due ottime partite in attacco ed è stato utile anche in difesa e a rimbalzo. Una sua eventuale defezione per l’infortunio subito potrebbe essere per Sacchetti un grosso guaio. Lawal  molto positivo sotto i tabelloni e intimidatore nell’area difensiva: re dei rimbalzi. Logan dopo l’onnipotenza di gara tre ha offerto una discreta prestazione anche in gara quattro: killer. Sosa tutto il contrario di tutto ma con alcune giocate è diventato determinante in entrambe le partite disputate in Sardegna. Brooks giocatore diesel che produce senza dare nell’occhio: uomo ombra dotato di un atletismo fuori dal comune. Kadji mister utilità anche se potrebbe dare molto di più: giocatore elegante. Dyson è stato uno degli artefici del rilancio dei sardi: canestri impossibili, giocate geniali per i compagni anche se qualche volta ha forzato troppo. Gli italiani quando sono chiamati in causa rispondono sempre “presente!”

Sassari è sconsigliata ai cardiopatici perché quando gioca non sai mai come andrà a finire: all’interno dello stesso match ci sono break da 10/15 punti in pochi minuti. Spesso abusa nel tiro da tre anche quando nessun giocatore è in serata. Diamo a Meo quello che è di Meo perché contrariamente all’opinione collettiva Sassari nelle ultime due partite ha difeso con attenzione e con il giusto spirito: battaglieri.

Reggio Emilia anche nelle sconfitte dà segnali di grande maturità: non molla mai e non forza per rientrare in partita, mantiene sempre il suo gioco sia offensivo che difensivo. La zona tre due si è rivelata fin qui la contromossa ideale per togliere sicurezza all’attacco del Banco di Sardegna. Polonara, ho finito gli aggettivi: MVP. Lavrinovic e Kaukenas sono come i vini pregiati, invecchiando migliorano: maestri. Cinciarini  è uno degli ultimi Panda Playmaker: commovente. Chikoko utile e disponibile: uomo che fa squadra. Silins è la rivelazione dei play off: glaciale. Della Valle ha giocato delle buone partite sfruttando lo spazio creato dall’infortunio di Diener: giovane di belle speranze. Cervi e Pini poco utilizzati.

Gli arbitraggi non sono stati impeccabili: molte valutazioni sbagliate nei momenti topici delle partite. Bravi giocatori e allenatori a mantenere la calma.

Le tifoserie di entrambe le squadre meritano un enorme applauso: rumorose ma corrette e bellissimo il terzo tempo prima delle partite.

Sette ipotetiche partite di finale dopo le sette di semifinale sono troppe e a ogni partita assistiamo a qualche infortunio. Riflessione: chi ha ideato questa formula ha mai fatto sport? Gli impianti purtroppo non sono all’altezza delle finali per il titolo e probabilmente i nostri palazzi dello sport sono i peggiori d’Europa.

Complimenti e in bocca al lupo ai due allenatori. Fra due giorni la serie ritorna in Emilia e mi sbilancio in un pronostico: vincerà Sassari perché è resuscitata dall’inferno dove era sprofondata. Continuate a farci divertire e vinca il migliore.

Buona pallacanestro a tutti

Carlo Fabbricatore