Questo Kuban mi ricorda il Maccabi (stagione 2013-14), Delaney mi ricorda quel Tyrese Rice

11.05.2016 12:00 di Alessandro Palermo   vedi letture
Questo Kuban mi ricorda il Maccabi (stagione 2013-14), Delaney mi ricorda quel Tyrese Rice

CSKA Mosca, Fenerbahce, Lokomotiv Kuban e Saski Baskonia, sono queste le quattro semifinaliste della 59esima edizione della massima rassegna continentale per club, la sedicesima targata ULEB. Solo una di loro, però, alzerà l'ambito trofeo la sera del 15 maggio alla Mercedes-Benz Arena di Berlino. Ci siamo quasi, 211 giorni dopo il via, partiranno le attesissime Final Four. 211 giorni fa nessuno si sarebbe mai aspettato un tale scenario: Lokomotiv Kuban tra le migliori quattro, Barcellona e Real Madrid fuori. Se qualcuno ci avesse detto, il 15 ottobre 2015, che avremmo visto il Kuban di coach Bartzokas al posto delle due spagnole e dell'Olympiacos di Vassilis Spanoulis, probabilmente ci saremmo fatti una gran bella risata. Follia, e invece no. I russi si sono guadagnati sul campo il rispetto di tutti, entrando con pieno merito nell'Elite del basket europeo.

OUTSIDER
Le favorite alla vittoria finale sono chiaramente il Fenerbahce di Gigi Datome e coach Obradovic, ed il CSKA Mosca di De Colo e Teodosic. La compagine turca e l'armata rossa sono state anche fortunate a non incrociarsi per strada, senza che nessuna delle due debba mettere i bastoni fra le ruote all'altra. Dunque, l'eventualità di una finalissima Fener-CSKA è davvero possibilità concreta. La (poco ambita) palma della sfavorita se la "contendono" Laboral e Lokomotiv. Ma d'altronde il Kuban ormai è abituato ad essere considerata un outsider. La società di Krasnodar lo è stata per l'intera stagione, per poi stupire tutti: il Kuban, la squadra rivelazione dell'anno.

ANALOGIA MACCABI
A proposito di outsider. A me questo Kuban mi ricorda tantissimo il Maccabi Tel Aviv di due anni fa. Stagione 2013-14: il Maccabi si qualifica per le Final Four di Milano, elimando proprio l'Olimpia nel playoff che tutti i tifosi milanesi ricorderanno con particolare amarezza, per aver buttato al vento Gara 1. Così come il non aver sfruttato la ghiotta occasione di giocarsi l'atto finale del torneo col supporto del proprio pubblico. A quelle Final Four il Maccabi di David Blatt ci arrivò da strasfavorita, troppo più forti Real Madrid, Barcellona e CSKA... sulla carta. Si, perchè a vincere saranno gli israeliani, trascinati da un tifo eccezionale ma soprattutto da un giocatore che è prevalso su tutti gli altri: Tyrese Rice. Ecco il Kuban di Delaney mi ricorda tanto quel Maccabi, quella squadra che almeno sulla carta non aveva alcuna chance di potersi aggiudicare il trofeo. E se la storia dovesse ripetersi?

DELANEY-RICE, RICE-DELANEY
L'artefice del trionfo gialloblù fu Tyrese Rice, eletto MVP delle finali. Il playmaker americano, ma di passaporto montenegrino, realizzò 26 punti nella Finale contro il Real Madrid, consegnando al Maccabi il suo sesto titolo. Se è vero che il Kuban mi ricorda il Maccabi 2013-14, è vero anche che il Malcolm Delaney di quest'anno mi ricorda quella strepitosa stagione di Rice. Anzi, a dirla tutta, questo mio Editoriale è nato proprio dal confronto con questi due giocatori straordinari. L'analogia tra i due è molto forte perchè le loro carriere mi sembrano così simili da far intuire già quale possa essere l'epilogo della storia. Rice oggi è un giocatore completamente affermato, capace di bissare il premio di MVP vinto nelle F4 di Milano con l'accoppiata MVP della stagione ed MVP delle Finali anche l'anno successivo (cioè l'anno scorso) in Eurocup, con la canotta del Khimki, portando la sua squadra -anche in quella situazione- a vincere un trofeo internazionale. Ma, vi starete chiedendo, dove sta la somiglianza tra i due? Entrambi i giocatori hanno avuto due carriere molto simili, quasi identiche. Entrambi hanno preferito scegliere squadre di seconda (in alcuni casi anche terza) fascia, per sentirsi importanti e per fare il leader di turno. E la scelta, per entrambi, si è rivelata essere ottima. La carriera di Rice è stata una lenta, quanto intelligente, crescita professionale: Panionios prima, in una "piccola" del basket ellenico, poi la Bundesliga con i colori dell'Artland Dragons. Nel campionato tedesco, l'impatto del giocatore nato a Richmond è clamoroso e conduce una squadra mediocre ad un sorprendente quarto posto. Poi Lietuvos Rytas e Bayern Monaco prima della chiamata del Maccabi. Proprio al Bayern, Rice lascia il segno. La sua stagione è talmente strepitosa a tal punto da indurre la società bavarese, nel giorno dell'addio al play, a scegliere con cura un degno sostituto. Al posto di Tyrese arriva Malcolm. Delaney arriva a Monaco in punta di piedi, l'eredità è pesante eppure fa innamorare tutti nel giro di pochi mesi. Delaney farà ancora meglio di Rice, molto meglio. Il nativo di Baltimora vince il titolo ed il premio di MVP del campionato, meglio non poteva fare. Anche la carriera di Delaney è andata in crescendo, non giocando mai per big europee, proprio come il passato di Rice. Elàn Chalon nel 2011, Budivelnyk Kiev nel 2012-13 e Bayern appunto l'anno seguente. Per completare degnamete il paragone, però, Delaney dovrebbe davvero trionfare in Eurolega.

KUBAN CAMPIONE D'EUROPA?
Il Kuban può davvero vincere l'Eurolega? Perchè la ciurma di Bartzokas dovrebbe fermarsi proprio adesso? La forza della Lokomotiv potrebbe essere proprio questa: dopo una stagione sublime in Europa, dopo essersi concentrata al 110% su questo torneo, perchè non stringere i denti e gettare il cuore oltre l'ostacolo per portarsi a casa la coppa? Perchè fermarsi sul più bello? Troppe domande, alle quali nessuno può dare delle risposte concrete. Se me lo aveste chiesto due settimane fa, vi avrei risposto: "Si, il Kuban può vincere l'Eurolega". Anzi, dopo Gara 5 vinta contro il Barcellona ne ero convinto. Avevo questa sensazione e di solito ci prendo. Uso il passato, però, perchè la Lokomotiv non è in un gran bel momento. L'umore al settimo cielo, per la storica qualificazione alle Final Four, è durato soltanto pochi giorni, perchè al Kuban è capitata qualche disgrazia (sportivamente parlando, ovviamente). Per i playoff di VTB League, infatti, la società di Krasnodar ha dovuto fare a meno di Anthony Randolph e dello stesso Delaney, entrambi fermi per infortunio. Con due assenze così pesanti, il Kuban è uscito malconcio dal Quarto di Finale contro il Khimki di... ironia della sorte, Tyrese Rice. Per tornare al dilemma, può farcela il Kuban a vincere l'Eurolega? Si, ma solo se Randolph e Delaney saranno al 100% della loro condizione fisica. Troppo importanti per l'economia della squadra, il gioco di Bartzokas ne risentirebbe troppo e cambierebbe completamente volto, in negativo. Il puzzle della Lokomotiv potrebbe seguire le istruzioni del Maccabi 2013-14, ma per sognare il trionfo di unaltra ousider c'è bisogno di tutti i pezzi al loro posto.