Quanto valgono oggi i Golden State Warriors

09.06.2018 16:29 di Iacopo De Santis Twitter:    vedi letture
Quanto valgono oggi i Golden State Warriors

La NBA è business, oltre che sport. E questo l'abbiamo capito, così come l'hanno capito i giocatori che un giorno si possono trovare a Sacramento, ed in meno di 48 ore a Boston.

A febbraio 2018, secondo Forbes, tutte le franchigie NBA valevano - per la prima volta nella storia - almeno 1.000.000.000 di dollari. La media, 1.65 miliardi, il 22% in più rispetto all'anno scorso.

I Golden State Warriors erano, a febbraio, la terza franchigia con valutazione più alta. Subito dopo New York Knicks, valutata da Forbes 3.6 miliardi, e Lakers, 3.3 miliardi di dollari.

I Warriors, freschi del sesto titolo nella loro storia, il terzo negli ultimi quattro anni, sono stati acquistati attorno al 2010 da Joe Lacob. Il prezzo pagato a Chris Cohan, il precedente proprietario, era di 450.000.000 di dollari. In una gestione durata 7 anni e 7 mesi, la franchigia di Lacob vale oggi circa 3.3 miliardi di dollari.

Per avere un'idea più precisa di ciò che gira attorno alla NBA, basti pensare che, se i Warriors avessero perso gara 4 a Cleveland facendo in modo quindi di poter tornare alla Oracle Arena per un'ipotetica gara 5, la franchigia avrebbe potuto incassare dai 12 ai 14 milioni di dollari.

L'evoluzione del sistema NBA negli anni è assolutamente incredibile. Come già analizzato per le Olimpiadi di Rio 2016, i membri dell'indimenticabile Dream Team del 1992 non arrivavano a guadagnare una media di 4 milioni di dollari. Larry Bird, stella dei Celtics ed il più pagato in quell'anno, ne guadagnava circa 7.

Il salario medio dei giocatori del Team USA presentato a Rio de Janeiro nel 2016 era di 19,496,893 dollari, per un valore complessivo di circa 233 milioni di dollari. Cifre da capogiro, a distanza di 24 anni.

Un contratto come quello di Curry, oggi, prevede che nella stagione 2021/22 egli arrivi a guadagnare oltre $45.000.000.

Per concludere con i numeri, nel 1995 Michael Jordan era l'atleta più pagato: 45 milioni di dollari, considerando non solo il salario (3.9 milioni di dollari dopo il ritorno dalla parentesi Baseball), ma anche sponsorizzazioni e pubblicità (accordi con Nike, McDonald's, Gatorade e tanto altro). Nel 2015, ha guadagnato oltre 100 milioni nell'intero anno con il suo brand superando, in 365 giorni, i salari di 15 anni da giocatore NBA.