Lega A - Sei volte bellissima Brescia, un commento al campionato

07.11.2017 09:33 di Umberto De Santis Twitter:    vedi letture
Lega A - Sei volte bellissima Brescia, un commento al campionato

L'imprevedibilità del basket: se nella passata stagione la rivoluzione nel girone di ritorno aveva segnato l'approdo di Trento alla finale scudetto (senza neanche svenarsi...), la programmazione sta esaltando oggi la Germani Brescia che continua a crescere di stagione in stagione con il solito gruppo, la solita conduzione tecnica, un solido entusiasmo. Chi ha ragione, qual'è il modo giusto di fare le cose? Ovviamente una motivazione che metta d'accordo il partito della fantasia pindarica e quello della testa bassa e pedalare non esiste, perciò prendiamo atto che con sei vittorie in altrettante gare La Leonessa guarda solitaria tutte le consorelle della serie A dall'alto in basso forte di una continuità tecnica affinata a quella manageriale che ha portato alla sostituzione di Burns, pietra miliare nello scorso campionato, senza accusare alcun danno. Anzi!, ed è solo un esempio.

Belle forze ma senza le Coppe europee è tutto più facile... dirà qualcuno. Certo ed è un fattore che conta. Ma Venezia e Milano, che hanno roster di spessore e lunghezza adeguati - addirittura l'Olimpia ha messo dentro Curtis Jerrells e occorre un ragioniere per capire come gestire visti e ingressi in campo tra Italia ed EuroLeague - sono già un passo indietro con quella Torino che, a dispetto dell'understatement cercato dai suoi dirigenti, sta rispettando i pronostici.

Per tutte le altre, tra infortuni, sostituzioni di giocatori, è ancora presto per cominciare a stilare i primi giudizi. Avellino è un cantiere per i lunghi, la Virtus Bologna è un potenziale bellico notevole con i difetti del rodaggio ma in grado di raggiungere un primo obiettivo importante, le Final Eight sistemando l'arrivo in volata della singola gara più che l'arrivo di una nuova ala forte (secondo noi il jolly da calare per la seconda parte di campionato). Tra quelle a sei punti vediamo Varese essere già a pieno regime (e qui vale la conduzione tecnica, finalmente Caja va oltre l'arrivederci e grazie con cui spesso l'hanno salutato a giugno), Cremona, Sassari e Cantù in crescita.

Trento e Pistoia sono in fase di ripensamento, Capo d'Orlando vivrà così fino a che ci sarà la coppa, poi se eviterà la grande fuga potrà dire la sua. Brindisi, Pesaro, Reggio Emilia scontano le annunciate limitazioni di budget che hanno allontanato potenziali giocatori prima ancora di cominciare a discutere di contratto. Il rapporto con la piazza sarà fondamentale per verificare coesione e capacità di lavorare credendo su un gruppo che a novembre è in fondo alla classifica e al giugno seguente molto richiesto sul mercato (tanti dei giocatori passati a Pesaro negli ultimi hanno stanno avendo carriere importanti). Situazione fluida e mancanza di vittima sacrificale: è presto per stilare giudizi sommari. L'anno scorso di questi tempi i soliti noti si scapicollavano sulle tastiere dei computer per magnificare la Juvecaserta di Dell'Agnello!