Lega A - Olimpia sotto pressione

Lega A - Olimpia sotto pressione

(di Carlo Fabbricatore). “Under pressure" dei Queen è la colonna sonora della stagione fin qui giocata dall’Olimpia targata Armani. Un’analisi obiettiva ci porta a dire che molte cose fin qui sono state sbagliate:

1- Gioco di squadra offensivo statico sia con Gentile che senza Gentile: Simon, Hickman e lo stesso Cinciarini palleggiano troppo permettendo agli avversari comode  transizioni difensive. Palla troppo stagnante in spot uno e due.
2- Troppo perimetrale l’attacco, leggasi tante forzature senza ritmo da tre, pessimo uso dei centri, angoli di passaggio improbabili.
3- Le guardie non spingono in transizione e quando lo fanno forzano mandando la squadra in sofferenza. Poco bilanciamento difensivo e spesso cattivo posizionamento in fase di transizione difensiva.
4- Pochi tagli dal lato debole e uso smodato del pick and roll centrale. Ormai tutte le difese si sono adeguate.
5- Attacco alla zona deficitario malgrado la presenza di buoni tiratori. Le guardie e le ali usano malissimo il penetra e scarica rendendo macchinosa la fase offensiva. Ma i giocatori dell’Est Europa non dovrebbero essere maestri di questo fondamentale?
6- Poca leadership in campo: manca il capo!
7- Difesa totalmente deficitaria per tecnica e atteggiamento: non ricordo le ginocchia sbucciate di qualche giocatore. Gli aiuti dal lato debole sono troppo lenti e il tagliafuori specialmente nei momenti topici è assente. La squadra subisce le transizioni offensive degli avversari e contesta poco i tiri dalla lunga distanza.
8- Mancanza di pressione sulla palla e linee di passaggio poco sporcate; i raddoppi sono eseguiti maldestramente.
9- La poca fisicità è lo specchio dell’atteggiamento mentale con cui si affrontano le partite.
10- Poca comunicazione fra giocatori e staff tecnico. I pochi incoraggiamenti fra compagni sono un grave deficit perché rappresentano la mancanza di comunione di intenti.
11- Diversi giocatori incompatibili tra loro. Il mix veterani/giovani non sembra riuscito bene.
12- In questo momento la forma fisica e mentale è totalmente deficitaria. Molti del roster hanno pochissima reattività: basta leggere il saldo tra palle perse e recuperate delle due sfide contro Trento.
13- Troppi infortuni: quale è la causa?
14- Nella pallacanestro vince solo una squadra ma ci sono sconfitte e sconfitte. Spesso l’Olimpia da’ l’impressione di mollare senza opporre resistenza: limiti caratteriali? Perdere con onore è un dovere.
15- Basta parlare di budget.
16- Scouting ad alto livello insufficiente.
17- Alibi: troppe volte si sono cercate scuse nelle assenze di qualche giocatore o negli arbitri.
18- Note positive arrivano dal pubblico e non voglio neanche lontanamente pensare che possa creare disturbo ai giocatori: i 10.000 circa di media sono un bel vedere ed è un reato non gratificarli.
19- Fischi e dissenso meritati in certe occasioni: fanno parte del gioco! Anche alla Scala vengono fischiati cantanti e ballerini!
20- Non credo nelle bandiere e neppure nei giocatori tutti amici ma nei professionisti seri: è necessaria maggiore coesione d’intenti  per vincere trofei.
21- Il Club dovrebbe intervenire duramente e in prima persona.

La serie potrebbe essere ancora aperta ma Milano dovrebbe mutuare le caratteristiche tecniche e morali di Trento.

Buona Pallacanestro a tutti

Ad maiora

Carlo Fabbricatore