La EA7 fa saltare il Banco

I pensieri del nostro opinionista Carlo Fabbricatore dopo la 24ª di Serie A
Fonte: Carlo Fabbricatore
Daniel Hackett
Daniel Hackett

Al Forum sul Banco di Sardegna si è abbattuta una tempesta di triple. L’Armani non voleva fare prigionieri e così è stato: il +19 finale non rispecchia la differenza vista sul parquet in quanto l’ultimo quarto e mezzo è stato di pura accademia. Difficile dire quale giocatore di Milano sia stato il migliore poiché almeno 4 sono meritevoli del premio di MVP. Gentile ha spaccato la partita all’inizio con penetrazioni e tiri da tre, finalmente ha usato una corretta parabola di tiro; Brooks ha dato la spallata definitiva al match con una serie impressionante di tiri da tre; Samuels ha banchettato in area con schiacciate e giochi di prestigio in post; Kleiza ha colpito dall’arco e incredibilmente ha concluso un contropiede con una schiacciata. Menzione d’onore per Hackett che ha spinto ottimamente il contropiede e ha dato consistenza fisica alla difesa milanese. Gli altri senza infamia e senza lode anche se da qualcuno ci si aspetta un rendimento più elevato specialmente in attacco. Banchi ha gestito la panchina in modo egregio pensando alla gara fondamentale di Istanbul con l’Efes e mi è piaciuto molto per le sue parole di commento a fine partita con le quali ha sottolineato le palle perse nel secondo tempo malgrado la partita fosse abbondantemente finita: atteggiamento da grande squadra!

Sassari non pervenuta: la partita è durata circa 5 minuti! Il quintetto di Sacchetti è stato spazzato come un fuscello dalla bora e, ripeto, non devono trarre in inganno i 19 punti di scarto. Difesa troppo molle sul perimetro e raddoppi sul portatore di palla avversario sempre con i tempi sbagliati. Sassari ha subito la transizione offensiva milanese che ha creato molte soluzioni facili per i tiratori perimetrali dell’EA7. I sardi non hanno protetto gli angoli, causa rotazioni difensive errate, e proprio da quelle posizioni sono arrivate triple in quantità industriale. Dyson e Logan hanno messo a posto le statistiche a partita abbondantemente conclusa, Brooks dopo un buon avvio è sparito, Sanders ha lottato, l’unico sufficiente Lawal che ha opposto una discreta resistenza sotto canestro. Tutti gli altri non giudicabili (è meglio). Sacchetti rimandato perché non può essere questo il vero Banco di Sardegna.

Le altre partite della nona giornata di ritorno vedono Trento regolare una sempre vivace Caserta e Cremona soccombere in casa con Roma. Venezia batte Pesaro ma fa arrabbiare Recalcati per la sufficienza messa in campo, Capo d’Olando viene sconfitta da Reggio che mette in mostra un ottimo Polonara, Varese perde con Brindisi una gara che poteva essere una chiave di svolta della stagione, ad Avellino Fratres risveglia la Sidigas che si impone sulla Virtus.

Metta World Peace o The Panda’s Friend o Ron Artest esordisce con una partita discreta ma non basta per far vincere Cantù contro Pistoia. La Tesi Group ha sempre condotto nel punteggio e a pochi minuti dalla fine aveva un vantaggio di dieci punti che ha dilapidato con delle giocate prive di senso. Nell’overtime l’Acqua Vitasnella a pochi secondi dalla fine aveva sostanzialmente vinto, quattro punti di vantaggio, quando Eric Williams con un fallo su un tiro da tre concedeva a Pistoia la chance di riavvicinarsi a meno uno. Rimessa laterale dopo un time out e Stefano Gentile passava la palla ad altezza piedi a Metta che non riusciva a controllarla. Attacco di Pistoia che a poche decimi faceva canestro in tap in. Metta World Peace ha portato una ventata di novità e ha fatto intravedere le sua grandi qualità di leadership anche se la forma fisica non è propriamente ottimale. Lo statunitense si starà ancora interrogando su alcune chiamate arbitrali: dovrà abituarsi velocemente al metro arbitrale italiano per essere utile alla causa canturina. I brianzoli possono ancora lottare per raggiungere i play off dove potrebbero essere una mina vagante.

Buona Pallacanestro a Tutti.