Italbasket: pioggia, grandine e ...arcobaleni

Italbasket: pioggia, grandine e ...arcobaleni
© foto di Foto Savino Paolella

(Sandro Spinetti) - Se l’ultimissimo grido di “disperazione” arriva da Siena, vuole dire che la caduta del nostro Sistema prosegue senza sosta e che i farmaci e la chirurgia sembrano ancora incapaci di tagliare, cucire e curare.
 
PIOGGIA : oltre 40 Società hanno ammainato od autoretrocesso la loro bandiera, con il Femminile che ha “presuntuosamente e scelleratamente” confernato 3 A (quante gite sociali....) e ridotto la Regular Season a soli 6 mesi, mentre i Campionati maschili con il “mascherato dilettantismo” sono ancora una lotteria tutta da estrarre e comporre (sperando che le rinunce siano terminate).
 
GRANDINE : Siena, la Squadra Campione d’Italia, la Società che per alcuni anni ha avuto un budget “infinito”, oggi sconta, da Campione d’Italia e suo malgrado, le difficoltà di una Banca fondamentale e mugnifica per la Città di Siena, ma consapevole ostaggio ed ora alle corde per inqualificabili nefandezze manageriali.
 
Ci lascia perplessi il fatto che la “ Seven Italy Champion” non abbia le capacità e l’appeal per surrogare, in parte o del tutto, il ridimensionamento bancario; un fatto che lancia un ulteriore e negativo segnale sulla poca attrattiva di questo tipo di basket.
 
La Federazione è in evidente difficoltà e le morbide riforme non appaiono sufficienti ad invertire o quantomeno a fermare la caduta, mentre la Lega, tra Gold & Silver, non sa ancora cosa diventerà e cosa farà da grande, ma ha già la presunzione di essere il nuovo…..
 
ARCOBALENI : In questo cielo plumbeo, che scarica continuamente lampi accecanti e tuoni deflagranti, sono apparsi dei grandi ed in parte inattesi, ma certo provocati e meritati, degli splendidi arcobaleni.
 
Le ragazze hanno conquistato uno splendido argento europeo, bissato poche ore fa dai coetaneni maschi, mentre i “vecchietti” mondiali degli over 40, 45, 50, si sono vestiti dei colori iridati e ci hanno posto ai vertici, per titoli e medaglie e per restare solo nel nostro continente, sul tetto d’Europa.
 
E’ certamente gloria e forse un segnale premonitore, che inietta entusiasmo e volontà di lavorare nel tentativo di avviare la fase della tanto attesa ripresa.
 
La concomitanza di questi successi in sequenza ed in contemporanea, sono certamente un "segnale" e quasi la saldatura tra il vecchio e glorioso passato e l'emergente futuro.
 
Petrucci sembra baciato dalla fortuna e se lo vorrà, potrebbe essere “l’uomo della provvidenza”, gettando alle ortiche la qualifica di “uomo d’apparato” che, a torto o a ragione, alcuni gli danno.
 
La buona sorte ha un valore, il non dover dimostrare nulla è certamente una condizione favorevole e l’esperienza è un grande viatico su cui poter contare: Petrucci ha tutto questo.
 
Ora, come molti affermano, bisogna sfruttare l’autoridimensionamento in atto, riportare la Femminile nell’alveo delle sue attuali potenzialità senza pericolose forzature e cogliere l’oro e l’argento europeo e la gioia dei nostri grandi “vecchietti” per colorare di sano entusiasmo e di necessario ottimismo, il troppo grigiore che da troppo tempo ci fa soffrire e ci sta soffocando.
 
Sarà fondamentale, proprio nel momento di maggiore difficoltà, sfruttare l'importante "ciambella di salvataggio" che arriva dai nostri Giovani e che meritano il dovuto spazio.
 
Questi risultati sono un viatico positivo anche per la Nazionale maggiore che tra poco inizierà il cammino verso la Slovenia ed alla quale affidiamo, non solo il compito di dirci se abbiamo scollinato o se la salita sarà ancora lunga e difficile, ma di regalarci un altro " bel colpo di pedale " ed un altro arcobaleno.

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