Italbasket in copertina, la penisola s’è desta

11.09.2015 10:11 di  Alfonso Norelli   vedi letture
Italbasket in copertina, la penisola s’è desta

Sarà Italia-Israele agli ottavi di finale ed eventualmente contro la vincente di Lituania-Georgia ai quarti. Gli accoppiamenti fanno pensare a una squadra azzurra che potrebbe arrivare molto lontano nella seconda fase dell'Eurobasket 2015, quella a scontri diretti che assegnerà il titolo.

Ma non è questo che dà fiducia, non è il tabellone benevolo che ci regala ottimismo. L'Italia ha iniziato male questo Europeo ed è cresciuta di partita in partita in un girone difficilissimo. Partiti male contro Turchia e Islanda, le partite in teoria più vincibili, i ragazzi di Pianigiani si sono subito abituati a un livello molto alto di competizione quando si sono trovati spalle al muro. Le partite contro la Spagna e la Germania sarebbero state degne di una semifinale o finale per assegnare una medaglia e non del girone eliminatorio.

Gli infortuni e gli impegni ravvicinati non hanno favorito gli azzurri che ci hanno provato nei limiti del possibile, ma tutto sommato meglio non rischiare troppo per il primo posto contro la Serbia, per ora forse unica squadra superiore. Con il roster al completo, purtroppo certamente senza Datome, niente è precluso alla banda Pianigiani. Lo spogliatoio si è compattato, ha trovato in Gallinari e Belinelli due tra i più forti giocatori del vecchio continente, ha dimostrato quanto possa essere lungo e qualitativo un collettivo dove gente come Polonara e Della Valle trova solo spiccioli di partita. E potremmo tranquillamente vederli decidere una delle prossime.

Sky’s the limit, dicono in America. L'Italia ha molta qualità e la giusta mentalità, la scossa fortunatamente è arrivata. Il girone è stato nettamente il più duro dei quattro e ha lasciato la Germania e Nowitzki, che ha dato l’addio alla nazionale, a casa. È meglio incontrare qualche difficoltà iniziale e poi salire sempre di tono, come spesso è accaduto nei grandi tornei vinti dalla nazionale tricolore e non solo.

Che sia Israele, Lituania, Spagna, Francia, Serbia o chiunque altro allora. L’unità di intenti e il gioco brillante e altruistico mostrato può portare grandi soddisfazioni al basket tricolore che, finalmente, ha riempito le prime pagine dei giornali riuscendo a scuotere il torpore calciofilo. Su Facebook impazza l’urlo “più Belinelli, meno Balotelli”.