Era la nostra ultima occasione

10.07.2016 00:49 di Alessandro Palermo   vedi letture
Era la nostra ultima occasione

Era l'ultima occasione. Spiace dirlo ma credo sia davvero così. Un Preolimpico in casa, un solo posto in palio ed alle Olimpiadi di Rio de Janeiro ci va la Croazia. Era la nostra ultima occasione. E' vero, dopo una delusione del genere si è sempre talmente scottati a tal punto dal farsi prendere fin troppo dalla negatività, esagerando con le valutazioni. Ma non dobbiamo prenderci in giro, non dobbiamo illuderci un'altra volta. L'ennesima. L'ultima chance perchè alle prossime Olimpiadi Gallinari e Datome andranno rispettivamente per i 32 e per i 33 anni, Belinelli 34 e Bargnani - sempre se rimanga nel giro della Nazionale (e non è una provocazione) - addirittura 35. Una scala cronologica. Dal giovane Danilo, che tanto giovane ormai non lo è da tempo, agli altri tre che nel 2020 saranno ben lontani dagli anni migliori. Poi, per carità Tim Duncan e Manu Ginobili ci insegnano il contrario, ma non crediamo che questo possa essere un caso analogo. Al fattore anagrafico bisogna aggiungerci un qualcosa di fondamentale: gli stimoli. Basta, quei quattro non ne hanno più. O per lo meno, dopo l'ennesima delusione, gli stimoli si sono affossati. «L'ennesima estate con l'amaro in bocca», queste le parole di capitan Gigi Datome nell'angosciante post di Italia-Croazia. «Mi sono rotto le balle di perdere», questa invece la celebre frase del "Gallo" dopo la sconfitta di un anno fa contro la Lituania, ai Quarti di Finale degli Europei francesi. Due frasi che confermano la nostra tesi, due frasi emblematiche quanto molto pesanti. Questa Nazionale avrà ancora la voglia, la fame, la cattiveria di crederci? Questa Nazionale ci crederà ancora? I dubbi restano, eccome se restano ma speriamo soltanto di venire smentiti col tempo. Tornando alla sconfitta con la Croazia, alla grande occasione mancata di andare alle Olimpiadi, una cosa devo dirla: questo Preolimpico non è mai stato facile come tutti credevano. Abbiamo incontrato nazionali molto inferiori rispetto alla nostra (Tunisia e Messico) ma la presenza della Grecia e della stessa Croazia non dovevano far sembrare tutto come fosse una "scampagnata". Senza contare un'altra cosa: la pressione di giocarci tutto in casa, con i favori del pronostico. Brutta bestia. Poi, parlo per il mio punto di vista e per il mio concetto di sport, tutte quelle frasi: «Siamo i più forti, andiamo a Rio», non è che mi siano piaciute un granchè. Premessa, preferisco questa presunzione alla finta umiltà, ma l'umiltà (quella vera), questa Nazionale non ce l'ha mai avuta. Forse abbiamo sbagliato noi tifosi in primis, ad interrogarci fino alla nausea se questa Nazionale fosse o meno la più forte di sempre. Non lo è mai stata, punto. Oggi, dopo Italia-Croazia, la storia ci dice questo.