Pisaurum Pesaro-Libertas Livorno, una sfida di vertice tra amarcord e progetti futuri

LIVORNO Quella di domani pomeriggio tra Pisaurum Pesaro e Libertas Livorno (palla a due alle 18, ndr) non sarà una semplice gara di campionato come le altre. Diverse le ragioni che rafforzano questa tesi: quelle legate al presente e al futuro di entrambe le società, che appaiate in vetta al girone D con 4 punti si giocano il primato già alla terza giornata e la possibilità di sognare in grande. Ma spuntano anche i ricordi che rimandano al passato, forse troppo remoto soprattutto per i livornesi. Dici Pesaro e subito tornano alla mente le magiche sfide in Serie A1 con la gloriosa Scavolini, periodo in cui a Livorno si viveva esclusivamente di pane e basket (chiedere direttamente ai tifosi labronici). Gli ultimi incontri tra la Libertas di allora e la formazione pesarese risalgono alla stagione 1990/91: vittoria all'andata per Livorno al PalaMacchia (97-91) e successo al ritorno per Pesaro (118-100). Sarebbe stato l'ultimo anno di vita della Libertas, prima della storica e sciagurata fusione con la Pallacanestro Livorno, che di colpo eliminò il gusto della rivalità cittadina e tolse alla città l'invidiabile primato di annoverare nella massima serie ben due formazioni, come nessun altra città in quell'annata. Dopo 22 anni molte cose sono cambiate, e se Pesaro ha mantenuto comunque la prima squadra in Lega A anche se con il doloroso addio da parte dello storico sponsor Scavolini, per la Libertas la strada pare ancora lunga. Ecco perché domani sera Stolfi e compagni possono regalarsi una serata di gloria. Continuando a pensare in grande.