Andrea Zanchi mette in guardia l’Assigeco contro il Bari: «Ultimo ma pericoloso»

QUESTA SERA (ORE 20.30) AL “CAMPUS” ARRIVA IL FANALINO DI CODA MA IL COACH ROSSOBLU NON SI FIDA.«I pugliesi non hanno ancora vinto ma in squadra hanno giocatori di talento e vanno sempre a mille senza curarsi di eventuali errori: massima attenzi
31.10.2013 08:05 di  Luca Mallamaci   vedi letture
Fonte: Il Cittadino di Lodi
Luca Vencato a canestro
Luca Vencato a canestro

CODOGNO Per il primo dei due turni infrasettimanali della stagione l'Assigeco intervalla questa sera al "Campus" i due impegni "on the road", domenica scorsa a Reggio Calabria e la prossima a Roseto degli Abruzzi, che delimitano il mini ciclo di tre gare in una settimana a chiusura del primo mese di campionato. Messa da parte la soddisfazione per il viaggio sullo Stretto, per puntare ad allungare alla terza puntata la striscia vincente la squadra di Andrea Zanchi ha la necessità di "resettare" eventuali postumi di allegria per concentrarsi esclusivamente sull'impegno odierno.

Ospite dei rossoblu lodigiani (alle 20.30) è la Liomatic Group Bari, ultima in classifica a zero vittorie dopo quattro partite. «Bari è una squadra molto pericolosa - avverte il 49enne coach veneziano -. Può sembrare strano dirlo, dato che i pugliesi, gruppo giovanissimo, non hanno ancora vinto una partita, ma in realtà non lo è. Ci sono giocatori di talento, come Monaldi, Spissu o Iannone, che ti costringono a giocare ad alto ritmo attaccando sempre in partenza dal palleggio, con i lunghi, Latinovic e Jovanovic, abili ad aprire il campo con i tentativi dall'arco. Vanno sempre a mille senza curarsi di eventuali errori».

«Giovani e forti in attacco»

La Liomatic, ora allenata da Francesco Raho, è stata completamente rivoluzionata durante l'estate con il roster condito da ragazzi nati tra il 1992 e il 1995. Il più "vecchio" è Jovanovic (1988). «Tatticamente possono alternare quintetti di varie altezze sfruttando le doti di Infante e Iannone, oltre a Latinovic - spiega Zanchi -. Possono ancora necessitare di rodaggio in fase difensiva ma ti costringono a fare una fatica del diavolo perché in attacco sono decisamente temibili. Perdere con scarti piuttosto ampi non gli ha impedito di giocare sempre con energia e voglia».

Ricci ha ancora la febbre

L'Assigeco si presenta al turno infrasettimanale con il dubbio "Pippo" Ricci: il lungo teatino, perno fondamentale del gioco rossoblu, ha ancora la febbre e rischia di vedere dalla panca anche la sfida con il Bari. «Mi auguro di recuperarlo anche se, ovviamente, non può essere al massimo - dice il tecnico dell'Assigeco -. È un peccato non poter avere la squadra al completo perché la gara con Bari è un test importante per una dimostrazione di maturità e per capire a che punto è la nostra ricerca di quadratura dopo due gare vinte di fila. Questa sera serve la massima attenzione e un'importante applicazione difensiva per frenare l'impeto dei baresi».

Ripetere la prova di Reggio

I lodigiani, che dopo le prime due sconfitte consecutive ad Agrigento e in casa con il Corato hanno centrato due successi importanti (il primo in casa contro Recanati) devono cercare di fare il bis della prova di Reggio Calabria: gioco di squadra e difesa forte. «Non abbiamo né la struttura, né l'esperienza per permetterci cali di concentrazione: dobbiamo prepararci bene all'arrivo di Bari che può esprimersi senza pressioni e, nella giornata giusta, considerando le buone mani dei suoi elementi fare veramente i fuochi d'artificio- sottolinea Andrea Zanchi -. Noi in fiducia dopo Reggio? A ogni verifica, come a scuola, bisogna farsi trovare pronti per non vanificare il buon voto preso la volta precedente».

Per non finire dietro la lavagna, nelle aule della Dna Silver può essere pericolosissimo.

Luca Mallamaci