Champions League - Partita da dimenticare per la Reyer Venezia a Saratov

Champions League - Partita da dimenticare per la Reyer Venezia a Saratov

Senza Tonut e coach De Raffaele (influenzato), l’Umana Reyer deve arrendersi alla voglia dell’Avtodor Saratov di restare in corsa per quella qualificazione che gli orogranata hanno già in tasca. Finisce così 102-67 una partita che ha avuto poca storia.

Si gioca in un clima gelido: la temperatura, alla Kristall Arena, è rigida, anche per la presenza, sotto il parquet, di un campo da hockey ghiacciato, con i giocatori in panchina costretti a sedersi su alcune coperte per non soffrire il freddo. Tucci propone il quintetto iniziale con Haynes, McGee, Viggiano, Ejim e Hagins e, nonostante il buon inizio di Minnerath (6 punti, per il 6-2 al 3′), gli orogranata riescono a difendere bene, rendendosi pericolosi però soprattutto in contropiede (come nel 6-4 di Ejim al 3’30”). A difesa degli avversari schierata, però, l’Umana Reyer fatica e Saratov, trascinata nel frangente da Hunter, è avanti 11-4 a metà quarto. Entra Visconti e, subendo fallo su tiro da tre da Frazier (che, poco dopo, spende anche il terzo fallo), riavvicina gli orogranata sul 13-9 al 6′. Alla lunga, però, nonostante la difesa conceda poco (ma Saratov tira con l’81% da 2 e il 40% da 3) le basse percentuali di tiro degli orogranata (37% da 2 e 12% da 3 dopo i primi 10′) vengono pagate con il massimo svantaggio al primo intervallo: 25-12.

L’avvio di secondo parziale è infarcito di errori (compensato da una buona reattività a rimbalzo offensivo: 7 per parte dopo 20′) su entrambi i fronti. Anche in questo quarto l’Umana Reyer mostra le migliori giocate in velocità e, con il bel contropiede concluso da Ejim al 16′ (subito dopo il terzo fallo fischiato a Hagins), torna a -10 (31-21). La risposta russa, con Adams e Minnerath, riscrive però il massimo vantaggio dei padroni di casa sul +14 (35-21 al 17′): margine che viene confermato anche all’intervallo lungo (41-27), con la tripla di Adams sulla sirena, nonostante il leggero miglioramento nel tiro da due degli orogranata (43%), peraltro vanificato dall’8% (1/12) dall’arco.

La ripresa si apre come si era chiuso il primo tempo, con una tripla di Adams. I russi sono precisi dall’arco e mettono il break che risulterà decisivo, volando sul 52-29. I ritmi si alzano e l’Umana Reyer trova buona qualità e punti soprattutto da Peric, ma è uno scatenato Minnerath, con 20 punti in 25 minuti a mantenere un margine di sicurezza per Saratov a metà quarto (61-39), poi Bykov si erge a protagonista con cinque punti consecutivi per il 66-41 al 26′. Tucci chiama time out e la reazione orogranata è buona, con un break di 2-9 che permette di riavvicinarsi fino al 68-52, prima dei liberi di Hunter che chiudono il quarto sul 70-52.

Nella prima metà di ultimo periodo viene a galla anche la stanchezza per l’Umana Reyer, che segna solo un punto, con Bramos e l’Avtodor vola fino all’86-53. Cinque consecutivi di Viggiano danno il -30 (88-58) al 35’30”, ma è pieno garbage-time, con i padroni di casa che superano quota cento, chiudendo 102-67, sull’ennesimo errore da 3 (3/30 alla fine) degli orogranata.

Avtodor Saratov – Umana Reyer Venezia 102-67 (25-12; 41-27; 70-52)

Avtodor: Astapkovich, Frazier, Bykov 16, Adams 15, Kolyushkin 7, Stockton 5, Kolesnikov 8, Hunter 18, Zabelin ne, Minnerath 22, Carrera 4, Makiev 7. All. Antsiferov.

Umana Reyer: Haynes 2, Hagins 5, Ejim 14, Peric 12, Bramos 11, Visconti 2, Filloy 3, Ress, Ortner 5, Criconia ne, Viggiano 5, McGee 8. All. Tucci.