Champions League - Il mea culpa del tifoso Dinamo è apprezzabile, ma non cancella il pericolo squalifica

Champions League - Il mea culpa del tifoso Dinamo è apprezzabile, ma non cancella il pericolo squalifica

Il mea culpa del tifoso sassarese protagonista dello spiacevole episodio che ha coinvolto il giocatore dell'AEK Atene Roko Ukic, non diminuisce il pericolo di una squalifica del PalaSerradimigni in Champions League. Ecco le dovute scuse, che riportiamo attraverso l'articolo de Il Corriere dello Sport: "Non mi va di passare per la persona che non sono, mi scuso con Ukic, con l'Aek Atene, con la Dinamo e con i tifosi del PalaSerradimigni, da sempre esempio di correttezza e fair play. Ho commesso un gesto d'impeto, non corretto, senza riflettere, ma ho pensato solo a proteggere me e dei bambini che stavano seduti vicino». Paolo Rosa, responsabile Risorse Umane del Banco di Sardegna, è l'autore dello spintone che mercoledì sera, a pochi secondi dal termine del match di Champions League tra Sassari e Atene ha scatenato un parapiglia per cui la Dinamo potrebbe essere sanzionata con la squalifica del campo. A mente fredda, il dirigente apicale della banca sarda precisa. «Sento l'esigenza etica e morale di scusarmi per l'episodio che mi ha visto coinvolto. Il particolare momento di tensione agonistica e l'episodio che ha visto franare pericolosamente il giocatore, impegnato a recuperare una palla vagante, mi hanno portato a quella reazione. Sono il primo a dispiacermi e fare ammenda per questo episodio. L'intenzione non era di procurare danno o di mancare del dovuto rispetto ad alcuna. Voglio porgere le mie più sincere e sentite scuse». La bruttissima figura rimediata da Sassari in Eurovisione rischia di costare alla società una squalifica del campo, ai due tifosi intemperanti un Daspo dai 2 ai 5 anni.