Champions League - Federico Pasquini in vista del match di martedì

Champions League - Federico Pasquini in vista del match di martedì

Questo pomeriggio nella Club House di via Nenni coach Federico Pasquini ha incontrato i giornalisti in vista del prossimo impegno in Basketball Champions League. Martedì, 17 gennaio, i suoi ragazzi affronteranno l’MHP Riesen alla MHP Arena di Ludwigsburg: palla a due alle 20.

“Giochiamo contro una squadra, Ludwigsburg, che in coppa sta avendo un rendimento di grande livello, lasciando qualcosa nel campionato tedesco. La scorsa settimana hanno fatto una partita importante contro l’Aek ad Atene. È una squadra che difende a tutto campo, che mette le mani addosso, molto aggressiva, dove per scelta i giocatori vengono ruotati ogni 2/3 minuti perché portano in campo una pallacanestro dispendiosa sin dalla palla a due. Dovremo essere bravi ad andare lì e capire che quel tipo di pallacanestro e di energia che ci mettono è abituale e giocano sempre a ritmo accelerato. Se saremo bravi a capire che il ritmo è la chiave di tutto potremo fare una buona partita su un campo dove molti hanno faticato”.

In Germania vi aspetta una partita da do or die per il passaggio di turno?

“In realtà è complesso da dire perché gli incastri sono tanti ed è difficile dire che cosa succederà nelle ultime due giornate. È un sistema che coinvolge tutti i gironi e tutti i gruppi; non dobbiamo pensare a niente. Abbiamo un solo risultato nella testa e dovremo fare di tutto per vincere lasciando da parte i calcoli”.

Cosa vi portate dietro da Istanbul?

“Francamente quella di mercoledì è una partita da prendere con le molle, inevitabilmente le problematiche con il viaggio hanno influito visto che siamo arrivati di notte. Ma sono cose che fanno parte della vita sportiva. C’è anche un discorso emotivo e nervoso perché arrivavamo da 6 su 8 che dovevamo vincere per centrare le Final Eight e tenere viva la Champions League, con un grande dispendio di energie psicofisiche, senza contare il valore del Besiktas, che onestamente gioca un altro sport”.

All’andata contro i tedeschi fu un buzzer beater a decidere la sfida…

“Qui abbiamo giocato una grande partita che però non siamo riusciti a chiudere, nel mentre sono successe tante cose, sia noi che loro abbiamo avuto up e down. Abbiamo inserito nuovi giocatori e anche loro si sono rinforzati mettendo dentro una pedina importante come Crawford”.