A Chieti boom di iscrizioni giovanili, ma mancano gli spazi

Fonte: Ufficio Stampa Pallacanestro Chieti
A Chieti boom di iscrizioni giovanili, ma mancano gli spazi

La Serie A fa tendenza tra i giovanissimi di Chieti. Il settore giovanile della Proger, infatti, sta facendo registrare un vero e proprio boom di iscrizioni, tanto che, a distanza di alcune settimane dall’inizio dei tornei, le adesioni pervenute alla Chieti Basket del presidente Cesidio Di Masso, che gestisce le youth delle Furie, sono già oltre i livelli dello scorso anno e continuano ad arrivare a gran ritmo. L’avvento della serie A in città ha dunque fatto presa nell’immaginario dei ragazzi, che vorrebbero emulare le gesta dei campioni che vedono esibirsi la domenica al PalaTricalle. Tutto ciò inorgoglisce il lavoro della società biancorsossa che da sempre rivolge tante energie sia al lato agonistico che a quello sociale. Un orientamento che, oltre a stare a cuore da sempre al presidente Di Cosmo, è stato chiaramente dettato dal title-sponsor Proger, che ha legato la propria sponsorizzazione soprattutto al risvolto sociale.

Queste buone notizie, però, cozzano con le difficoltà che i dirigenti di Proger Chieti e Chieti Basket (società satellite della Proger) stanno riscontrando nel reperire spazi per svolgere questa importante attività di base. Adesso come adesso, anche se le iscrizioni continuano a pervenire, le due società biancorosse non sono in grado di garantire a tutti i giovani atleti di praticare lo sport del basket e si troverebbero costretti, loro malgrado, a deludere le aspettative di molti piccoli giocatori e dei loro genitori. Una situazione spiacevole che si spera di scongiurare. “Visto quanto ci impegniamo per il sociale e per svolgere attività di base che toglie i ragazzi dalle strade, sarebbe davvero frustrante dover rispedire al mittente così tante adesioni. Sono di Jesi, che è città Europea dello sport 2014 e quando sono arrivato a Chieti oltre un anno fa – racconta il d.g. Paoletti – non credevo di trovare una città poco più grande della mia che potesse vantare così tante palestre e centri sportivi, con addirittura 4 palazzetti dello sport sparsi nel proprio territorio. Sarebbe davvero grottesco, in una città del genere, lasciare a casa dei bambini per mancanza di palestre dove farli allenare. Speriamo che qualche amministratore locale si muova per aiutarci e ci eviti l’onta di dover dare questa delusione a tanti bambini che smaniano di praticare il nostro sport e cullare il sogno di diventare un giorno come i proprio beniamini delle Furie”.