Viola Reggio Calabria: Branca presenta un programma ambizioso

Viola Reggio Calabria: Branca presenta un programma ambizioso

Il presidente della Viola Basket Reggio Calabria Giusva Branca ha illustrato durante una ricca conferenza stampa gli obbiettivi societari per la stagione 2015/2016. “Stiamo lavorando – ha affermato il presidente neroarancio –  per provare a pervenire ad una svolta epocale; insieme a Gaetano Condello stiamo operando da mesi per garantire un futuro solido alla Viola e questo passa necessariamente attraverso una operazione che nella storia neroarancio non ha precedenti: rendere quasi del tutto autosufficiente economicamente il club. Le dinamiche dello sport moderno, unitamente alla fase di congiuntura economica del Paese, non lasciano scampo, in prospettiva, a quelle della società che continuino a basarsi sulla capacità di spesa della proprietà, sia essa composta da una o più persone.

La Viola  – ha continuato Branca – rappresenta un brand rispettatissimo su scala nazionale e, sommando la storia alla prospettiva futura, basata su un bacino di utenza invidiabile e sui servizi che gli impianti possono fornire, non è utopia cercare aziende che vogliano affiancare il percorso e supportare i nostri sogni. Abbiamo già annunciato la partnership col consorzio Smart che darà una mano di aiuto ai nostri progetti, stiamo lavorando con ottime prospettive anche su altre situazioni che speriamo di chiudere positivamente nelle prossime settimane.Il club si doterà di un Consiglio di amministrazione, formato da stimatissimi professionisti e presieduto dal sottoscritto e che si avvarrà anche dell’apporto di altri professionisti esterni al CdA ma vicini a noi per amore dei colori neroarancio. Gaetano Condello sarà il General Manager, dunque avrà il controllo totale, non solo della parte strettamente tecnica, ma di tutti i settori della Viola Basket, secondo mandato che riceverà dal CdA a cui risponderà.

Non si tratta di un obiettivo facile da raggiungere; nel nostro campionato non sono moltissimi i main sponsor  puri, cioè non espressione della proprietà stessa. Tuttavia sto seguendo personalmente un paio di trattative, molto complesse, in verità, per le quali nutriamo una certa fiducia; si tratta, voglio precisarlo, di interlocuzioni di livello molto alto e, quindi, caratterizzate da difficoltà notevoli, per il superamento delle quali è richiesta forte credibilità societaria. Una cosa, però, voglio chiarirla: io la maglia della Viola non la svendo. Per le altre tipologie di sponsor sono disposto a trattare oltre ogni limite, ma sul main sponsor, sulla maglia, non transigo: o le aziende interessate lo sono veramente, per ciò che la Viola rappresenta e al prezzo individuato o la maglia resta con la meravigliosa scritta “Viola”. Se non ci sono le condizioni continueremo a fare a meno, come accaduto per la maggior parte della storia neroarancio.

Ma sono fiducioso. Lo abbiamo detto e dichiarato, col gm Condello: non possiamo e non intendiamo nasconderci: dobbiamo e vogliamo costruire una squadra da prima fascia, una squadra che, certamente, possieda il DNA Viola, quello dei combattenti, quello  di chi muore sulle barricate. Ecco, l’immagine della squadra che coach Benedetto guiderà, e visto il coach non potrebbe essere diversamente, sarà quella delle barricate. Barricate dell’anima, insieme alla nostra gente, e barricate in campo. Sul piano tecnico, come sempre, chiedete ogni cosa a Condello, ma vi anticipo che le interlocuzioni di alto livello sono già in essere. Da parte sua lui attende che io gli chiarisca che tipo di budget avrà a disposizione. La tipologia del budget , che va di pari passo a quella delle ambizioni,  è stata definita e, come detto, è di prima fascia. Devo solo capire se riuscirò a fare al nostro gm anche un ulteriore regalo, il fiocco sulla scatola. Ma, per una volta,  siamo perfettamente nei tempi per fare le cose per bene”.

Il presidente della Viola ha parlato anche parlato della prossima campagna abbonamenti. “Entro un paio di settimane  – ha sottolineato  Branca – lanceremo la campagna abbonamenti per la stagione 2015/16, quella del cinquantesimo anno della Viola; essa conoscerà due fasi, con prezzi differenti. La prima fase si chiuderà in luglio e la seconda riaprirà, a prezzi più alti, dopo Ferragosto. Quest’anno, avendo da subito la disponibilità del Pentimele, differenzieremo la tipologia di abbonamento, in modo da venire incontro a tutte le esigenze economiche. I prezzi saranno contenuti, ma tengo a precisare che la qualità ha un prezzo e, dunque, ad esempio, il parterre avrà un costo diverso dall’anello superiore, i posti numerati avranno un costo diverso rispetto a quelli liberi. Nell’ottica del percorso di crescita nei prossimi giorni formalizzeremo l’accordo per i servizi di ticketing con una società leader a livello europeo come la Best Union.

Infine, voglio rimarcare un concetto, che è lo stesso principio di quello del Main Sponsor: i prezzi saranno, come dicevo, contenuti, ma comunque congrui: ripeto, la Viola non si svende e,  fatte salve una serie di promozioni che durante l’anno andremo a fare nelle scuole – non esiste al mondo che qualcuno possa pensare di vedere una partita di serie A con pochi spiccioli. Io – da custode pro tempore della storia e dei valori della Viola – non la posso offrire gratis o quasi (perché di questo si tratta) a nessuno. Ovviamente ci aspettiamo una fortissima risposta della gente rispetto alla campagna abbonamenti ed è chiaro che da essa dipenderanno una serie di valutazioni e scelte che andremo a porre in essere. Ma questo è nella storia dello sport ed è fin troppo ovvio. L’anno scorso abbiamo accettato di buon grado tutte le diffidenze della tifoseria rispetto al palasport, alla squadra; erano legittime perché la storia recente non lasciava tranquilli. Mi pare, adesso, di avere i titoli per chiedere, a testa alta, fiducia. Perché, vedete, altrimenti, se il numero degli abbonamenti non sarà elevato, vuol dire che quando parliamo, ad esempio,  di rivalità sotto forma  anche di quantità di pubblico con Treviso o con altre piazze facciamo solo chiacchiere. Perché, come le squadre, le cose bisogna dimostrarle sul campo. E il campo ci dice, ad esempio, che Treviso ha fatto tutto l’anno circa 5000 spettatori e Trieste nei playoff ha toccato quota 6500. Ecco, io penso che ora, dopo una stagione di esaltante assestamento, possiamo veramente ambire anche a questo tipo di primato.

Un’ultima cosa: da quest’anno ogni 18 giugno alle 8 della sera deporrò una corona di fiori nel punto dove nel 1986 morì Massimo Mazzetto. Simbolicamente quel gesto sarà dedicato ai numerosi, giocatori, dirigenti, tifosi,  che negli anni hanno prematuramente lasciato la famiglia neroarancio. Sarà una cerimonia sobria, di pochissimi minuti. Minuti di raccoglimento, per ricordare. Sarebbe bello  – ha concluso il presidente della Viola Basket Reggio Calabria – che fossimo in tanti a unirci a questo silenzio.