Vencato mette paura all'Assigeco

IL 19ENNE PLAY ROSSOBLU SENTE ANCORA DOLORE ALLA CAVIGLIA INFORTUNATA A MARZO A MANTOVA: «DOVRÒ FARE UNA VISITA PER CAPIRE COSA FARE E SE È POSSIBILE GUARIRE SENZA RICORRERE ALL'OPERAZIONE». In caso di intervento lo stop sarebbe di tre mesi: un b
23.07.2014 08:57 di Luca Mallamaci   vedi letture
Fonte: Il Cittadino di Lodi
Brutti ricordi a Mantova
Brutti ricordi a Mantova

CREMONA L'estate di Luca Vencato non è solo un salto al campetto per fare due tiri in allegria con gli amici e i compagni di squadra rievocando le imprese della stagione appena finita. E non è neppure circoscritta alle sedute in palestra con Andrea Annoni, il preparatore dell'Assigeco, e alle cure necessarie per riportare la caviglia, oggetto dell'infortunio di inizio marzo a Mantova, in perfetto ordine. Il bel tempo invita a un pomeriggio sulle rive del Po a Cremona, insieme a Daniel Donzelli, ancora convalescente dopo l'intervento chirurgico, con il necessario per una bella battuta di pesca. I due talenti del vivaio rossoblu se la cavano bene anche con amo e mulinello... «Beh, Daniel è bravissimo, io mi metto in posizione e prendo quello che abbocca. Cosa? Non so, Daniel mi dice che sono barbi».

Vencato, 19 anni festeggiati lo scorso 31 maggio, scherza sulla propria abilità di pescatore, inversamente proporzionale alle capacità espresse sul parquet, per stemperare i brutti pensieri legati alla situazione della propria caviglia: «Purtroppo non è ancora a posto, mi fa male - si rammarica il giovane dell'Assigeco -. A breve credo che dovrò fare una visita dal professor Carnelli per capire in modo approfondito cosa fare e se è possibile guarire senza ricorrere all'operazione che mi costringerebbe a uno stop, come successo proprio a Donzelli, di tre mesi».

Un bel dilemma per il play bresciano e per l'Assigeco, impegnata a trovare sul mercato un giocatore con le caratteristiche giuste da affiancargli in regìa. «Non conosco le decisioni della società sulle scelte del roster del prossimo anno - racconta Vencato, che ha giocato in modo incredibile l'ultima stagione, da titolare fino all'infortunio di Mantova che lo ha bloccato per un paio di mesi -. Non so se rimarrà Masoni, che è stato molto bravo e prodigo di consigli, o se verrà preso un altro giocatore: mi trovo bene con tutti i compagni di squadra, non ho particolari preferenze. Alvin Young rimane? Ottimo, lui è il più super di tutti».

Il dolore alla caviglia si è acutizzato per lo stress causato dalla ripresa dell'attività a maggio in concomitanza con le finali nazionali Under 19 e i play off della Silver: «Può darsi, ma non avevo alcuna intenzione di stare fuori a guardare nel momento clou della stagione: ho fatto di tutto per esserci. La soddisfazione dello scudetto Under 19 e dell'incredibile cammino fatto con la prima squadra fino alla "bella" della finale contro Mantova non hanno assolutamente "prezzo" e fanno sopportare molto meglio il dolore».

Dolorosa è anche la rinuncia, rimarcata dallo stesso ct Stefano Sacripanti, all'Europeo di Creta con la Nazionale Under 20: «Purtroppo non ho potuto rispondere alla convocazione, come è capitato anche ad altri compagni molto forti: pure la loro assenza ha pesato sul risultato finale (decimo posto, ndr) oltre a un pizzico di sfortuna nella partita della seconda fase contro la Francia, persa di poco, che avrebbe potuto mandare la squadra ai quarti di finale con un possibile differente epilogo».

La possibilità di riallacciare il discorso azzurro per Vencato passa attraverso la nuova avventura in A2 Gold con l’Assigeco: «È uno stimolo incredibile, non vedo l'ora di cominciare- chiosa il talento rossoblu -. È un campionato difficile, sicuramente più fisico e tecnico, ma tenendo nel mirino la salvezza dobbiamo affrontarlo con la stessa voglia e determinazione che quest'anno ci hanno portato lontano in Silver».

Luca Mallamaci