Michele Carrea avverte l'Assigeco: «Cresce il livello e serve qualità»

Il vice di Andrea Zanchi si appresta a iniziare la quinta stagione in rossoblu, nella quale si occuperà anche dell’Under 14: «Così mi rimetto di nuovo in gioco»
01.09.2014 09:42 di  Luca Mallamaci   vedi letture
Fonte: Il Cittadino di Lodi
Carrea al Campus
Carrea al Campus

CODOGNO Anno (sportivo) nuovo, vita nuova per Michele Carrea, parte integrante dello staff tecnico Assigeco dall’estate 2010 e pronto a cominciare la quinta stagione in rossoblu sull’onda di due sostanziose novità. Aspetto vitale per la filosofia cestistica, e di vita, del coach milanese che rimane il vice di Andrea Zanchi, in prima squadra, ma, da detentore dello storico scudetto Under 19, riprende il lavoro nel settore giovanile rossoblu dall’Under 14. «Considero veramente importante riuscire a fare cose diverse ogni anno: aiuta a rimettersi in gioco puntando a crescere - spiega Carrea, sotto contratto fino al 2016 -. Mi fa piacere continuare a collaborare con Zanchi, seguendo una linea tecnica che condivido ma in una categoria nuova, l’A2 Gold, decisamente stimolante, mentre seguo l’Under 14, un gruppo di ragazzi di talento e qualità, che ha bisogni differenti e dove serve un modo di insegnare basket diverso. Accetto entrambe le sfide con tanto entusiasmo».

Un fattore che può aiutare ad affrontare le difficoltà della Gold. «La considero un’opportunità, per me e il resto dei miei compagni: confrontarsi con giocatori e tecnici di più alto livello favorisce la voglia di perfezionarsi - aggiunge il coach milanese -. Dobbiamo puntare su noi stessi, i ruoli mutano e si evolvono: nuove sfide pongono problemi e difficoltà inedite da analizzare e risolvere. Cresce il livello del confronto, devi aumentare la qualità».

Un cambio di panorama inatteso la scorsa estate, arrivato a coronare una stagione fantastica. «Il rammarico per l’esito di gara-4 (persa in casa dopo un over time, ndr) e gara-5 della finale play off (persa di un punto a Mantova, ndr) non può essere cancellato da un ripescaggio, ma l’aspetto emotivo deve essere superato dalla razionalità del grande orgoglio di essere arrivati a lottare per la promozione partendo da presupposti completamente differenti e basandosi sullo spirito di sacrificio della squadra più che sul talento puro - sottolinea Carrea -. Il lavoro settimanale da parte di tutti e l’abilità di Zanchi nel diffondere la propria filosofia facendosi seguire dal gruppo, sono la fotografia più bella di una stagione incredibile».

Com’è il nuovo mondo della Gold? «La conosci praticandola e giocandoci più che guardandola, posto che diano qualcosa in tv - risponde il tecnico rossoblu -. In ogni caso analizzando il livello dei giocatori stranieri e del pacchetto di italiani, pazzesco in alcune squadre, è facile intuire come ci sia un tasso tecnico e fisico decisamente superiore alla Silver. Ci possiamo affidare ad elementi come Young, Poletti e Carrizo che la conoscono; gli altri devono continuare il processo di crescita. Oltre a quella degli under che è davanti agli occhi di tutti, mi piace sottolineare la crescita di giocatori come Chiumenti e Ricci, quelli con più anni di militanza in rossoblu, bravissimi ad impegnarsi per superare costantemente i propri limiti». Giusto quello che lo staff tecnico dell’Assigeco spinge a fare nella prossima, impegnativa, stagione in A2 Gold.

Luca Mallamaci