L'Assigeco richiama Mitch Poletti e non è soltanto amarcord

IL PRIMO ACQUISTO DEL CLUB LODIGIANO È UN GRANDE RITORNO. Andrea Zanchi è entusiasta: «Credo che abbia le qualità morali, oltre che tecniche, per fare parte del nostro gruppo»
24.07.2014 08:53 di Luca Mallamaci   vedi letture
Fonte: Il Cittadino di Lodi
Mitch Poletti
Mitch Poletti

CODOGNO La prima "vera" mossa dell'Assigeco sul mercato più che un nuovo arrivo è un gradito ritorno al "Campus". Il club rossoblu decide infatti di “firmare” Mitchell Poletti, 26 anni festeggiati il 23 gennaio. Cresciuto cestisticamente proprio nel vivaio lodigiano, Poletti faceva parte insieme a Danilo Gallinari e Pietro Aradori della "famosa" leva degli '88 che dal 2003 al 2006 fece le fortune tecniche e di immagine della società di Franco Curioni.

La scelta di riportare i 205 centimetri del centro milanese in rossoblu non risponde però all'idea di dare una spolverata ai ricordi e alle fotografie di qualche anno fa, quanto al proposito di mettere a disposizione di Andrea Zanchi un giocatore abituato al clima caldo della A2 Gold, in possesso delle caratteristiche personali, aspetto fondamentale, oltre che tecniche per dare un punto fermo all'ombra del canestro. Fattori oggettivi destinati poi a fondersi con il lato sentimentale rimarcato dal legame di Poletti con il settore giovanile rossoblu per esplodere in una scelta di mercato sicuramente apprezzata dagli appassionati lodigiani.

Zanchi aveva bisogno di un giocatore da affiancare a Chiumenti nell'alternanza del gioco vicino a canestro: chi meglio di Mitch Poletti può dare la sostanza richiesta per puntellare il gruppo? Cento partite in LegaDue sono un biglietto da visita molto efficace per certificare l'abitudine di Poletti, giovane ma con un curriculum di spessore, a fronteggiare avversari di alto livello fisico e agonistico: un'esperienza che può tornare utile a guidare i giovani rossoblu nella prossima stagione.

Dopo il periodo al "Campus" il lungo milanese aveva iniziato a mettersi in luce a Borgomanero (allora in Dnb) per salire poi in LegaDue, a Sassari (2007/2008) in squadra con il graffignanino Jack Devecchi: per entrambi garantisce Danilo Gallinari, molto amico di Mitch e cugino di Jack. Il passaggio a Fossombrone (2008/2009) in Dna è stato solo il prologo al definitivo lancio in LegaDue, vissuta fra Forlì, Brindisi e Capo d'Orlando, con "numeri" personali in continuo crescendo.

L'anno scorso Poletti è stato a Imola. «Recentemente ho avuto l'opportunità di lavorare una settimana intera con Poletti, un ragazzo che non conoscevo: l'avevo solo affrontato da avversario, lui a Forlì e io a Omegna, in una serie play off - racconta Zanchi, che ha allenato la coppia Gallinari-Poletti al “Gallo camp” di Jesolo -. Credo che abbia le qualità morali, oltre che tecniche, per fare parte del nostro gruppo. È un buon ritorno al "Campus", conosce l'ambiente e può integrarsi bene con Ricci e Chiumenti: Poletti è più di posizione, che però tiene in considerazione l'unità di squadra. Con il suo arrivo sistemiamo il reparto lunghi e possiamo così spostare l'attenzione sugli esterni, monitorando le condizioni fisiche di Donzelli e Vencato, due ragazzi su cui puntiamo parecchio».

Luca Mallamaci