De Nicolao padrone del campo, Ramagli gli affida la Tezenis

Fonte: l'arena - simone antolini
De Nicolao padrone del campo, Ramagli gli affida la Tezenis

Le chiavi in mano. «È il nostro padrone di casa. Decide lui». Alessandro Ramagli promuove Andrea De Nicolao. Play, regista, autore, inventore, leader carismatico. Il quadrangolare di Viadana ha consegnato alla Tezenis un giocatore pronto a tutto. Già si sapeva di lui. Sceso dalla serie A per rilanciarsi, ha saputo subito diventare importante per la Scaligera. Contro Granarolo e Grissin Bon, avversari di caratura superiore, Andrea non ha tradito le attese. Ha messo punti, ha catturato palloni, ha sfornato assist, si è preso la briga di rischiare al momento giusto. Non ha mai dato l’impressione di sentire il peso del ruolo. Verona aveva bisogno di un giocatore così capace di pungere in attacco, ma allo stesso tempo prezioso nel difendere, andando alla ricerca di palloni vaganti lanciati su traiettorie impossibili. A due settimane dal debutto di Veroli, era fondamentale avere in mano qualche certezza importante per il futuro. De Nicolao può essere simbolo di una Scaligera capace di tutto.

CHIAVI IN MANO. «Lo ribadisco», spiega Ramagli, «Andrea è il nostro padrone di casa. È quello che ha in mano le chiavi della squadra. Al contrario degli anni passati, io non chiamo i giochi dalla panchina. E’ il mio playmaker che sceglie i giochi da campo. Raramente capita che io possa dargli una chiamata. Mentre negli ultimi due anni, sistematicamente chiamavo ogni giocata. E questo credo faccia capire quanta fiducia io riponga in Andrea. E stesso discorso vale anche Giuri. Entrambi si sono calati alla perfezione nel ruolo. Conoscono il sistema di gioco, e sono ad addentrarsi nelle pieghe del nostro gioco, senza che sia l’allenatore ad accompagnarli. In passato era inevitabile che la comunicazione con playmaker americani fosse molto più frequente perché ci sono concetti di pallacanestro diversi, che per forza di cose vanno condivisi. Mentre un playmaker italiano tutte queste cose le fa da solo. De Nicolao, da questo punto di vista, ha già in mano la squadra. E Giuri, quando entra, fa altrettanto».

NUMERI OK. Il fine settimana regalerà altri due test interessanti contro la Dinamica Mantova (serie A2 Gold) e l’Aquila Trento (serie A). Appuntamenti fondamentali per scaldare il motore, ma allo stesso tempo per focalizzare una volta di più l’attenzione su De Nicolao. Certo, sono tutti preziosi questi ragazzi. I due americani, il gladiatore Ndoja, il capitano Boscagin. Pure Reati e Gandini che possono diventare comprimari di lusso. Ma il ruolo assegnato allo “Squalo” è forse il più importante. Deve far girare la squadra. E finora c’è riuscito bene. Numeri alla mano, le ultime due prestazioni di Viadana hanno consegnato a Verona un play astuto, mai fuori gara, determinato alla conclusione, deciso nell’impostazione. De Nicolao si è fatta apprezzare per freddezza, fantasia e lucidità. Chiavi in mano a De Nicolao, allora. La Verona che rinasce ha scelto un regista made in Italy.