Nba Finals: Spurs, il titolo sfuma ai supplementari. Miami si salva, tutto rimandato a gara7

Decisiva una tripla di Allen e due stoppate di Bosh.
Fonte: www.lastampa.it
Ray Allen
Ray Allen

Pilotata a lungo la partita, (50-44 all’intervallo e 75-65 a fine terzo quarto), i San Antonio Spurs erano arrivati a un millimetro del titolo Nba (94-89 a 28 secondi dal gong) quando sono stati acciuffati dai Miami Heat, che li hanno poi schiantati nel supplementari (103-100): dentro un finale pazzesco, alla fine hanno deciso una tripla incredibile di Ray Allen (del 95 pari con 5 secondi da giocare) e due stoppate di Chris Bosh, sugli ultimi due assalti dei texani. LeBron James ha sbagliato più di un colpo importante, ma alla fine ha portato a casa un notevole fatturato: 32 punti, 10 rimbalzi e 11 assist. All’incasso, il migliore dall’altra parte è stato Tim Duncan, con 30 punti e 17 rimbalzi, anche se quasi tutto il succo (25 punti) l’aveva spremuto nel primo tempo. Si va dunque a gara 7.

 

Dopo il controllo Spurs per larghi tratti del match, meritano replay gli ultimi cinque minuti dei tempi regolamentari, sull’85-84 per Miami, su un Parker appannato da una pessima condizione fisica (4 su 16 fin lì). San Antonio pare già alla frutta, quando Duncan mette fuori un semigancetto da un millimetro a 3’50’’ dal traguardo: aveva sbagliato gli ultimi 4 tiri, dopo un primo tempo mostruoso (con 11 su 13 al tiro). San Antonio tiene con l’orgoglio e la difesa: 2’30’’ e meno uno di Ginobili (86-87). Poi due liberi di Wade, tripla sbagliata di Ginobili. Si sveglia Parker: tripla in faccia a Le Bron (a 1’27’’) per l’89 pari. Altra magia del play francese, quando a meno 58’’ segna nel traffico: 91-89 San Antonio. Palla persa di LeBron contro Parker, contropiede, due liberi Ginobili, placcato da Allen: doppietta. Cross di LeBron, che sorvola il ferro da quattro metri, e ancora tiri liberi per Ginobili: 1 su 2 e 94-89 a 28 secondi. Miami pare al tappeto, e così pare dalle facce in tribuna di Pat Riley, vecchia volpe delle panchine, e Didier Drogba, uno che di finali se ne intende, pur se in altro campo. Invece gli Heat tengono con i rimbalzi d’attacco, se dopo un mattone dall’arco, LeBron ha una seconda chance per fare gol (94-92). Due liberi di Leonard a 19 secondi dalla fine: 1 su 2. LeBron sbaglia ancora da tre, altro rimbalzo d’attacco di Bosh, che ha la lucidità per innescare subito la tripla di Allen a 5 secondi dalla morte (95 pari). Parker prende la rimessa e si butta dentro, ma non arriva neppure al ferro con un carpiato dall’angolo. Supplementari.

 

Miami ha più fisico e, soprattutto, difesa. S’arriva a 55 secondi da giocare con avanti di uno gli Heat (101-100). Palla persa di Ginobili e pasticcio in contropiede di LeBron. Ci sono ancora 40 secondi: Bosh stoppa Parker e Ginobili smarrisce un altro pallone in penetrazione, con un paio di falli non fischiati. Doppietta dai lileri di Allen (103-100), una sicurezza. Restano un secondo e 9 decimi, ma Green non riesce neanche a tirare da tre, ancora stoppato da Bosh. Si va a gara 7, con gli Heat favoriti: psicologicamente, e fisicamente. Duello finale ancora dentro l’American Airlines Arena, Downtown Miami, quando in Italia saranno le tre di venerdì mattina.

Massimiliano Nerozzi