La Scandone tenta Vitucci: offerto un ricco biennale

E’ iniziata la settimana decisiva. Quella che in cui si dovrebbero dirimere i primi nodi. Il primo comunicato pervenuto dalla società, però, è stato quello di congratulazioni per il neo eletto sindaco Foti. Siamo sinceri: la tentazione di contattare palazzo di città per chiedere informazioni sulle prossime operazioni in casa biancoverde l’abbiamo avuta. Scherzi a parte la situazione non appare vicinissima ad una svolta. La questione coach è tutt’altro che scontata. Sebbene qualcuno possa asserire che il caso non sussiste, indiscrezioni e conferme di trattative parallele arrivano dagli operatori di mercato. La Scandone non ha esercitato l’opzione di uscita dall’1+1 siglato da Pancotto al suo arrivo in Irpinia, per cui il coach è tecnicamente della Sidigas. Ma il trainer marchigiano attende da settimane notizie sul suo futuro e non è riuscito ancora ad avere un incontro con i vertici societari. Ed ecco che i dubbi diventano qualcosa in più. Avellino ha lanciato lo sguardo altrove lasciandosi ammaliare dai fasti del passato. In cima ai desideri dell’ingegnere De Cesare c’è coach Vitucci e non solo. Avellino ha fiutato la situazione in evoluzione di Varese, provando ad inserirsi. Budget da verificare e pezzi pregiati richiestissimi potrebbero far cambiare volto ai lombardi che a giorni dovrebbero dirimere anche la questione dei quadri dirigenziali. A margine della summer league di Treviso, Nevola si è intrattenuto a lungo con Sbezzi, agente del coach veneziano. L’offerta c’è ed è una di quelle irrinunciabili: un biennale faraonico su cui l’ex coach biancoverde sta seriamente riflettendo in queste ore. Vitucci è al momento legato da un altro anno di contratto senza opzioni in uscita, ma in caso di ridimensionamento dei programmi potrebbe avere via libera. Una soluzione che soddisferebbe diversi requisiti. L’ambizione dei vertici Sidigas, il gradimento della piazza, ma non solo. Potrebbe incentivare la permanenza di Lakovic (stessa agenzia) di cui Vitucci è grande estimatore ed evitare eventuali modifiche anche allo staff tecnico di cui si era vociferato nelle scorse settimane. L’alternativa potrebbe essere quella di Dalmonte. Trattativa smentita dall’entourage del tecnico imolese anche se i ben informati sostengono che l’ex trainer irpino sarebbe pronto a ritornare. Il tutto sotto coperta, come in una vacanza i cui contorni sembrano ricordare la commedia sexy all’italiana che alla fine si potrebbe concludere con un nulla di fatto. La Scandone in bianco e Pancotto annunciato come coach per la prossima stagione: un ripiego sui titoli di coda forse ingeneroso per il decano degli allenatori italiani. Parallelamente la trattativa con Lakovic non fa segnare nuovi punti di svolta. Lo sloveno è tentato dalla possibilità di chiudere in una formazione di eurolega sebbene con un ruolo da comprimario. Resta un pallino della società che vuole farsi perdonare la mancata conferma di Marques Green e regalare alla piazza un nome importante. Le alternative? Mike Green, sia nel caso di un ritorno di Vitucci che di conferma di Pancotto, suo ex coach due anni fa a Barcellona, sarebbe un nome più che gradito, ma è destinato a restare solo un sogno. “Dopo lo splendido campionato disputato difficilmente riusciremo a rivederlo in Italia” è il commento del suo agente italiano. Il verde nella declinazione inglese ammalia come il passato ed allora ecco il piano di emergenza all’insegna dell’amarcord. Nel caso Lakovic dovesse preferire altri lidi, Marques Green ed Omar Thomas, potrebbero essere i nomi in grado di far dimenticare qualsiasi rifiuto. Per il primo sono noti l’amore del patron, per il secondo è noto il debole del direttore Nevola che lo ha portato in Irpinia dove fu miglior cestista del campionato nella stagione 2010-11.