Varese, Vescovi ritorna all'antico

II presidente della Pali. Varese cambia carica: sarà di nuovo g.m.
Fonte: La Prealpina
Francesco Vescovi
Francesco Vescovi

VARESE - Si va verso la prima fumata bianca per costruire la Varese che verrà. Il tassello inaugurale per impostare le strategie della stagione 2013/2014 arriverà probabilmente nella giornata di oggi con l'accordo ufficiale per la prosecuzione del rapporto tra la società di piazza Monte Grappa e Cecco Vescovi. La storica bandiera del basket varesino cambierà ruolo ma non mansioni nel contesto dei vertici dirigenziali della Pallacanestro Varese. Vescovi lascerà l'incarico di presidente al termine del mandato triennale in scadenza il 30 giugno per assumere nuovamente, con un incarico pluriennale, i compiti di general manager e responsabile dell'area tecnica che aveva già ricoperto dal gennaio 2008 al giugno 2010, nella fase conclusiva dell'era della famiglia Castiglioni, gestendo in prima persona, insieme con l'attuale CdA di "Varese nel Cuore", il passaggio tra la passata gestione e l'attuale "multiproprietà" del consorzio. I dettagli definitivi dell'accordo dovrebbero essere messi a fuoco nella giornata odierna dopo che il lungo summit tenuto ieri insieme con Michele Lo Nero e Stefano Coppa servito a impostare le strategie future non soltanto relative alla posizione di Vescovi, ma anche ad altri aspetti importanti sul fronte societario e dei programmi tecnici per la stagione prossima ventura. «Abbiamo iniziato tardi perché per fortuna il nostro campionato è finito tardi; adesso però l'agenda è piena di appuntamenti importanti per programmare il futuro - spiega il presidente di "Varese nel Cuore" - Abbiamo parlato seriamente di tanti argomenti importanti per impostare i prossimi tre anni di lavoro; con Cecco è stato un incontro importante ma ce ne saranno altri in settimana con altri elementi cardine dei nostri programmi». Nella "fase 2" del consorzio dunque il presidente uscente non avrà più responsabilità amministrative ma sarà concentrato principalmente sull'area tecnica, non soltanto relativamente alla prima squadra ma anche al settore giovanile, area strategica da sviluppare e potenziare negli intenti della società. Anche se difficilmente Vescovi potrà coronare il suo sogno di tornare in prima persona in panchina alla guida di un gruppo del vivaio biancorosso, visti gli impegni con la serie A che renderebbero assai complesso far combaciare allenamenti e partite del vivaio. Resta ora da individuare il suo erede che occuperà la massima carica della Pallacanestro Varese: difficile la "soluzione interna" Michele Lo Nero, già confermato fino al 2014 alla guida del consorzio, si cerca una figura rappresentativa che possa dare un contributo anche sul piano operativo ma al momento attuale non paiono esserci profili già individuati: «Quella del presidente della Pallacanestro non è una priorità immediata - conferma Lo Nero - Ci sono ipotesi sulle quali stiamo lavorando ma contano principalmente le figure tecniche per costruire la squadra del prossimo anno e gli appunta- menti dei prossimi giorni saranno decisivi per dare continuità alle basi impostate». Dunque la prima mossa della società per costruire una Cimberio ancora in grado di competere per il vertice nonostante la "contrazione" annunciata del budget per il 2013/2014 passa attraverso la volontà di affidare nuovamente alla "troika" Vescovi-Giofrè-Vitucci le chiavi della costruzione del roster. Entro fine settimana si dovrebbero avere certezze relative alla prosecuzione dei rapporti con d.s. e coach; solo dopo aver avuto garanzie riguardo alle posizioni chiave a livello di strategie future si inizierà a ragionare sul fronte giocatori. E in questo senso la società avrebbe chiesto una proroga di qualche giorno per le scadenze delle clausole degli accordi con Janar Talts ed Erik Rush (in entrambi i casi il 15 giugno è il termine previsto per esercitare l'opzione di uscita), ossia le prime decisioni concrete da prendere per costruire la Varese del prossimo anno.

Giuseppe Sciascia