Roma torna capoccia e si regala la finalissima

I ragazzi di Calvani partono e finiscono alla grande in una gara dove Cantù è apparsa scarica e meno motivata con il solo Aradori in grado di colpire. Finisce 89-70. Per i capitolini è il ritorno in finale dopo cinque stagioni
06.06.2013 23:58 di  Matteo Marrello   vedi letture
Jordan taylor
Jordan taylor

Non sappiamo se come canta Venditti, la luna si specchia nel fontanone, non sappiamo se l’arancia rosseggia ancora sui sette colli, ma dopo una gara 7 letteralmente dominata. sappiamo che  l’arancia che rosseggia si è trasferita al PalaTiziano. Roma abbatte Cantù 89-70 e si regala in un colpo solo l’accesso alla finale scudetto (dopo cinque anni) e la partecipazione alla prossima edizione dell’Eurolega (salvo rinuncia).

Agli uomini di Calvani, sono servite 7 gare, così come già avvenuto contro la Trenkwalder Reggiio Emilia, per passare il turno. Apre le danze Jones ben imbeccato da Datome, Sono poi Goss-Taylor e Lawal a scalare le marce ed i capitolini dopo 3 minuti sono già sul 9-2. Cambia il trio, ma non l’efficacia e con Jones-Lawal-e Datome  Roma scrive il 17-10 a  al 7’. Cantù piazza un 6-0 con Mazzarino e Tabù e resta aggrappata al match.

È però nuovamente un trio (Goss-Datome-D’Ercole) a spingere i giallorossi a +12 in tre minuti. Aradori sembra l’unico tra le fila brianzole a giocare con la giusta verve, Ragland cerca di fare lo stesso ma l’Acea da l’impressione di avere ancora tanta benzina nelle gambe e va al riposo avanti di otto lunghezze: 40-32.

Ripresa con la Lenovo che abbozza una reazione con Aradori, Mazzarino e Scekic. Al 27’ siamo sul 57-47 che Jones e D’Ercole pensano bene di arrotondare con altri due canestri per il 61-53 del 30’.

L’Acea sente odore di finale e sente che Cantù è ormai ferita. Un parziale di 11-2 in quattro minuti fa esplodere di gioia il pubblico di casa.   Il canestro della staffa spetta però ad un positivissimo Jordan Taylor che al 36’ indovina la tripla del +19. C’è spazio anche per un siluro di Bailey eper l’ingresso in campo del giovane Tambone. Finisce 89-70. Roma vola in finale con pieno merito aspettando si sapere chi sarà la sua sfidante. La regina delle ultime sei stagioni (Siena) oppure la regina della regular season di questo campionato?  Comunque vada per l’Acea sarà un successo (ma lo è già).

Cantù esce dopo aver dato tutto in una serie dove dallo 0-2 è stata capace di ribaltare la serie, fallendo però il match point casalingo. Dopo una stagione altalenante che l’ha vista comunque vincitrice in Supercoppa e agguerrita in Eurolega, ora ci sarà da costruire un futuro, fatto probabilmente da molte pedine diverse rispetto alle attuali.

Acea Roma-Lenovo Cantù 89 - 70 (18-16, 24-16, 19-21)

Roma: Goss 16, Jones 14, Tambone, Gorrieri D'Ercole 8, Datome 9, Bailey 3, Taylor 18, Lawal 15, Czyz 5, Lorant 1. N. e.: Tonolli. All.: Calvani.

Cantu': Abass, Scekic 8, Leunen 8, Mazzarino 5, Brooks 6, Tyus 4, Tabu 3, Ragland 16, Aradori 20, Cusin, Mancinelli. N. e.: Smith. All. Trinchieri.

Arbitri: Cicoria, Mattioli, Aronne.