FIP: Federazione Italiana...(Pallacanestro o Pasticci?)

05.06.2013 16:51 di  Matteo Marrello   vedi letture
FIP: Federazione Italiana...(Pallacanestro o Pasticci?)

I sogni son desideri…e le regole cosa sono? Al giorno d’oggi paiono carta straccia, semplice carta bianca con sopra incise lettere da interpretare a seconda dei casi più convenienti. Convenienti s, perché troppo spesso la Federazione Italiana Pallacanestro ha alleggerito i salvadanai di diverse squadre di ogni categoria trasformando le squalifiche di campi e giocatori in multe salate. Abbiamo inoltre assistito ad un precedente  nella serie tra Siena e Varese. Due giocatori squalificati per una giornata, già incorsi in una squalifica durante l’attuale stagione sportiva, che possono tranquillamente scendere in campo per affrontare una gara decisiva durante i playoff.  Ma allora lor signori i regolamenti che li redigono a fare?! Il Regolamento di Giustizia Sportiva Federale recita testualmente  "Per il settore professionistico, la squalifica per la prima volta nell’anno sportivo e per una sola gara di campionato è sostituita con l’ammenda. In caso di squalifica per due o più gare la sanzione va scontata”. Non importa chi siano i giocatori o le squadre coinvolte. Oggi si parla di due squadre, un domani potranno essere coinvolte due diversi club, ciò che conta è invece che chi prende provvedimenti è troppo spesso distratto e così si rischia di falsare tornei su tornei. Un basket già malato di suo, non ha bisogno certamente di tutto questo. Troppo spesso assistiamo a porcherie che inquinano ancora di più un ambiente già malsano, e in un paese dove vige perennemente la cultura del sospetto e del “chi vince ruba chi perde è solo fesso”, ecco che una svista, una decisione, un gesto trova terreno fertile per qualsiasi tipo di polemica o recriminazione. Ci sono delle regole….chiediamo solamente che chi di dovere le faccia rispettare, altrimenti le regole lasciano spazio solo alla carta bianca che il grandissimo principe Antonio de Curtis, in arte Totò, ci ha detto mille volte come usare in una famosa scena del film “I due colonnelli”. L’alternativa è alimentare sempre comunque e dovunque la cultura del sospetto e far finire tutto a tarallucci e vino. Un bel pasticcio all’italiana.