Siena-Varese 78-77 polemiche e considerazioni

Fatti e misfatti dei protagonisti di una partita avvincente come poche
02.06.2013 23:09 di Umberto De Santis   vedi letture
Fonte: www.ilcittadinoonline.it
foto augusto mattioli
foto augusto mattioli

Francesco Vescovi, pur con la grande esperienza di giocatore che si porta dietro, non ce l’ha fatta a mantenere l’aplomb richiesto al presidente di una società. Alla fine del primo tempo con la sua Cimberio in vantaggio, è riuscito a litigare con uno spettatore tifoso della Mens Sana, strappandogli la maglietta che indossava. Salvo poi, nel dopopartita rilasciale al quotidiano di casa La Prealpina dichiarazioni di fuoco a proposito di conduzione arbitrale: “Riguardatevi il quarto periodo e poi ne riparliamo: se uno parla passa per provocatore ma sinceramente non se ne può più. Personalmente mi limito a ringraziare i ragazzi che avrebbero meritato ampiamente di pareggiare la serie: ora torniamo a Varese e dovremo mettere in campo la giusta determinazione per cancellare questa beffa, sperando di tornare qui mercoledì e giocarci un'altra possibilità”.

Noi ci limitiamo a scrivere, senza polemizzare oltre, che intorno al 36’, sul 65-68, Achille Polonara ha avuto in una manciata di secondi due delle più ghiotte occasioni per chiudere l’incontro: prima una tripla con l’avversario più vicino a quattro metri, poi dopo il canestro fallito da Brown, una schiacciata in contropiede che ha sbattuto sul ferro. Con 65-73 sul tabellone chissà che gara differente avremmo visto negli ultimi tre minuti. Lo stesso Polonara ha dichiarato: “Abbiamo dimostrato di poter mettere in difficoltà Siena facendo valere la nostra identità. Loro hanno più esperienza e più abitudine a giocarsi i possessi chiave, però ora confidiamo nel fattore campo in gara-5. Sarà dura perché abbiamo dato il massimo giocando una super partita, forse c'è stato un calo fisico nel finale e loro si sono gasati anche grazie al loro pubblico. Però ci crediamo ancora, vogliamo rimanere in corsa e portare la serie almeno al sesto atto”.

Bobby Brown, al termine della gara in un momento di trance agonistica totale ha dato il cinque ai tanti tifosi a bordo campo, immortalato dalla televisione. Gli è scappato un manrovescio nel volto di una signora troppo vivace …

Rivista la gara in televisione a notte fonda, dobbiamo fare i complimenti agli arbitri, anche se il signor Giampaolo Cicoria da Milano ha sempre la nomea di “cattivo” verso la Montepaschi secondo le valutazioni dei tifosi senesi (tutto il mondo, si dice, è paese!). Tre azioni particolarmente complesse hanno attirato la nostra attenzione. Su quella rugbistica del primo tempo (palle perse e riconquistate, giocatori in terra, contropiedi assoriti) qualcuno avrebbe voluto più di un fischio. Invece non è successo nulla di sanzionabile almeno fino alla giocata vincente di Brown con fallo di Talts. Nel finale (38’) giusta la sanzione contro Ress sull’entrata di Polonara, che ai più era sembrato un sacrosanto sfondamento. Ancora bravi nel convulso finale a chiamare il fallo netto di Green su Hackett che ha portato il punto vincente per la Mens Sana.

Le indiscrezioni sulla prossima stagione, che lo vedrebbero allenare una tra San Pietroburgo e Milano (con Proli ad aver messo sul tappeto gli argomenti più convincenti), non sembrano aver deconcentrato l’allenatore mensanino Luca Banchi: “Questa vittoria ha i caratteri dell'impresa sportiva in una serata che sembrava stregata e che sembrava avere un copione scritto e non positivo per noi, con Varese che ha trovato canestri incredibili e ha giocato un buonissimo basket riuscendo a trovare grandi soluzioni . Sembrava davvero un incubo: ogni volta ci avvicinavamo ma loro costruivano nuovi vantaggi che potevano sembrare decisivi. Quando ci siamo avvicinati e loro sono volati sul +17 poteva essere l'indicatore della gara che è stata. E invece … addirittura abbiamo trovato il sorpasso. Sì, ci sono stati errori dalla lunetta ma ancora una volta siamo riusciti a mettere le mani su quel pallone vagante. E stata una vittoria speciale. Dovremo avere la stessa determinazione a Varese perché niente è stato conquistato e i nostri avversari hanno tutte le doti per poter fare ancora qualunque cosa".

Coach Frank Vitucci in sala stampa: “Abbiamo fatto una più che buona partita. Ma nell'ultimo quarto abbiamo perso lucidità e abbiamo sciupato qualcosa di troppo. Non dovevamo finire punto a punto, ma è andata così. A questo livello le cose si risolvono con i dettagli: una palla che va o non va dentro, una palla vagante che riesci o non riesci a prendere. Sono piccole cose, ma abbiamo dimostrato di essere al livello di Siena, questa è la cosa fondamentale che abbiamo dimostrato. Questo ci deve dare energia mentale che dovremo recuperare per giocare a Varese e vincere per tornare a giocare ancora qua. Ora guardiamo e pensiamo alla gara che giocheremo in casa che dovremo affrontare con questa intensità e magari con più lucidità nei minuti cruciali. Siamo stati bene in campo nel primo tempo, non abbastanza nel secondo".

Capitan Ebi Ere: “Dura digerire una sconfitta del genere: non puoi pensare di vincere un campionato sprecando 17 punti di margine, questi sono i playoff e i cali di concentrazione non sono ammessi. Avremmo dovuto tenere botta in difesa e non concedere troppe penetrazioni facili ad Hackett. Ora abbiamo le spalle al muro e non possiamo più sbagliare nulla”.

Capitan Marco Carraretto in sala stampa: "La volontà nel voler superare le avversità è la nostra forza - commenta. - Sul -17 sembrava impossibile ma non abbiamo mai mollato, anzi siamo cresciuti di intensità. Volevamo far vedere che non siamo una squadra che si arrende. Il nostro presidente ci ha detto che questo poteva essere un anno straordinario, lo penso anche io. Questo è quello che ci spinge ad essere sempre più concentrati, il pubblico lo ha capito mentre noi abbiamo sposato la mentalità senese per cui chi arriva secondo è sempre un perdente".

Daniel Hackett in sala stampa: “E' stata una delle partite più difficili della stagione, ma anche una delle più importanti. Varese ha messo tutto quello che aveva in campo giocando una gran pallacanestro e mettendoci alle corde. Si è acceso qualcosa in noi negli ultimi otto minuti, una spia d'allarme sul -17, d'orgoglio e di cattiveria abbiamo ribaltato il risultato portando a casa la vittoria. Eravamo in controllo nel terzo periodo, poi tutto d'un tratto le fiammate di Varese ci hanno colpito, sono saltati gli schemi e De Nicolao all'inizio è stato bravissimo a darmi fastidio, quando l'ho visto andare in contropiede ho detto basta. Bisogna dare credito a dodici giocatori che hanno lottato col cuore, ma anche ai nostri tifosi, che ci hanno sostenuto per quaranta minuti. Il palazzetto era irreale, e vederlo esplodere alla fine è stata una delle gioie più grandi della mia vita, insieme alla conquista della Coppa Italia. Questa città ti dà qualcosa in più, c'è una mentalità pazzesca e una voglia di non mollare mai, Siena lo sta dimostrando nell'anno più difficile della sua storia, forse portiamo un sorriso a chi non lo ha potuto fare ultimamente”.