Napoli torna a canestro: sarà Legadue Gold. Cavina coach, Ndoja il primo colpo

Napoli torna nel basket che conta e l'anno prossimo disputerà la Legadue Gold al PalaBarbuto
Fonte: Cronache di Caserta
Maurizio Balbi
Maurizio Balbi

Nessuna sorpresa, nessun ribaltone: Napoli torna a canestro rilevando con un club nuovo di zecca, il Napoli Basket 2013, una fenice e un pallone nel logo, il titolo sportivo della Biancoblù Bologna. L'accordo, già sottoscritto nei giorni scorsi, è stato formalizzato ieri dopo che, dall'Emilia, era stato sollevato qualche dubbio su un possibile ripensamento in extremis che avrebbe salvato il club che ha ereditato la tradizione sportiva della gloriosa Fortitudo. Dubbi sciolti con le firme di ieri: Napoli torna nel basket che conta e l'anno prossimo disputerà al PalaBarbuto la LegaDue Gold, secondo campionato nazionale dopo la riforma che in estate spacchetterà la vecchia LegaDue unica in Gold e Silver. Un'operazione che sarà illustrata oggi nella conferenza stampa in programma alle 16 presso la Sala Giunta di Palazzo San Giacomo, alla presenza dell'Assessore allo Sport del Comune di Napoli Pina Tommasielli e che ha in Maurizio Balbi e Dario Boldoni i 'motori': sono loro due, il primo giovane imprenditore napoletano trapiantato a Bergamo, il secondo architetto e navigato dirigente sportivo (è stato per anni vicepresidente del Napoli di Ferlaino, nda). Il club ha iniziato già da tempo a lavorare: definito l'assetto societario, col gm Antonio Mirenghi, si va formando anche quello tecnico, che ha già però un punto fisso nel coach Demis Cavina (nella foto), reduce dall'esperienza di Scafati. Cavina fu 'precettato' da Balbi e Boldoni a dicembre, all'epoca della battaglia legale per riportare in LegaDue il Nuovo Basket Napoli di Cesaro e Minopoli. Il profilo della squadra non è ancora definito ma potrebbe essere medio-alto, specie se alcuni sponsor con cui c'è stato già un abboccamento (c'è anche qualche marchio storico), dovessero impegnarsi nel progetto. Tra i nomi, oltre a quelli delle vecchie 'bandiere' Mason Rocca e Valerio Spinelli, c'è quello dell'ala Claudio Ndoja, che potrebbe essere il primo colpo del club. "Faremo una cosa molto radicata nel territorio aperta ai giovani, altrimenti non mi sarei mai messo in gioco " ha detto di recente Boldoni, deciso a dare una connotazione molto napoletana al progetto. Ovvio, però, che dopo anni di fallimenti, la gente si chieda che prospettiva e che possibilità abbia questo progetto. L'aver acquisito il titolo, sembra un buon primo passo, ma per fare davvero basket a Napoli serve un impegno economico di un certo tipo che possa servire a costruire una squadra di vertice, unica strada possibile per riaccendere l'entusiasmo della piazza. La chiave di volta è il Palargento. "Riqualificheremo tutta la zona di Fuorigrotta anche grazie al progetto della ristrutturazione del palasport" ha detto Boldoni. La speranza è che almeno stavolta non sia solo un sogno.

Marcello Altamura