La Sidigas annuncia Aloi ed insegue Stefano Gentile

Tempo di ballottaggi. Anche la Scandone non si sottrae al clima elettorale e di vigilia. La società sembra in procinto di sciogliere le prime riserve. Coach Pancotto resta trepidante alla finestra attendendo la serenata di De Cesare. Seguiranno i fiori di arancio con Lakovic, Ivanov. Ma la prima ufficializzazione arriva dai quadri dirigenziali. Marco Aloi è da ieri nuovo Responsabile dell'area Marketing e Funzionale della società irpina. Il 41-enne professionista napoletano, ritorna ad Avellino a quattro anni dalla fantastica avventura in eurolega e dopo una lunga esperienza a Biella. Avvierà un progetto di promozione del club biancoverde occupandosi della sfera commerciale e marketing, dei rapporti con la Legabasket, gestendo le pubbliche relazioni con le altre realtà sportive del territorio e coordinandosi con l'area Sportiva e Tecnica della Scandone. “Sono estremamente orgoglioso ed eccitato di questo "back to back" che mi porta nuovamente ad Avellino, conscio della nuova linfa societaria data dalla Sidigas, ma con le caratteristiche di passione e di amore che da sempre contraddistinguono il club biancoverde ed i suoi tifosi” è il primo commento a caldo di Aloi. “Torno con un bagaglio professionale accresciuto che non vedo l'ora di mettere completamente a disposizione della società. Ritrovo con piacere un amico ed un ottimo professionista come Antonello Nevola, con il quale ho potuto già condividere la mia precedente esperienza avellinese". Un primo passo importante per rompere gli indugi. C’è chi sussurra che i ritardi di questi giorni siano legati anche all’esito della competizione elettorale. Ci auguriamo che i progetti ambiziosi di Sidigas non abbiano bisogno di benedizioni speciali. Del resto la proprietà ha idee chiare e radio mercato fa stropicciare occhi ed orecchie. Due i nomi che sono rimbalzati nelle ultime ore. Da un lato uno dei principali prospetti italiani di questo campionato, Stefano Gentile, l’altra, più remota al momento, riguarda una vecchia conoscenza, Omar Thomas. Il play si gode i frutti di una stagione positiva. In nazionale sperimentale, insieme a Paul Biligha, sottolinea la grande possibilità avuta quest’anno nella sua Caserta: “Sono stato bravo a sfruttare le opportunità che si sono create”. Presto per parlare di futuro personale, ma le idee del figlio di Nando, che con il papà condivide lo stesso ruolo e lo stesso modo di interpretarlo, sono chiare: “Al momento ho sentito poco il mio agente. Ho chiesto di attendere un po’ anche per vivere con maggiore serenità il mio impegno in nazionale”. Giocare al fianco di un campione come Lakovic con la prospettiva di diventarne l’erede in una società ambiziosa potrebbe essere una soluzione stimolante: “Sono sincerò. Vorrei prendere in considerazione solo programmi di un certo tipo. Mi piacerebbe giocare con una squadra competitiva che può dire la sua a livello nazionale. Un ambiente ambizioso insomma”. Caserta una parentesi felice destinata a chiudersi anche se l’ipotesi suggestiva del ritorno di papà Nando nelle vesti di gm e di Sandro Dell’Agnello come coach affascina: “A Caserta ho passato un anno positivo. Sono stato coccolato è vero. Ma era anche un ambiente più rischioso per un casertano”. Quella di Omar Thomas resta invece solo un’ipotesi tra le tante che non possono prescindere dalle scelte degli altri elementi dello starting five. Bisognerà valutare le caratteristiche di chi affiancherà Ivanov nel settore lunghi. Si parla di Biligha e di due specialisti: un quattro ed un cinque puro. L’assetto sul perimetro arriverà di conseguenza.