5° Raduno dei Maturi Baskettari alla Ghirada di Treviso

5° Raduno dei Maturi Baskettari alla Ghirada di Treviso

(Leandro Freguglia) - Si è svolto il 25 maggio 2013, nella stupenda cornice della città dello sport della Ghirada a Treviso, il 5° raduno dei Maturi Baskettari.

L’evento, perfettamente organizzato da Daniela Visentin ed ospitato da Gilberto Benetton e Giorgio Buzzavo, ha avuto un grande successo di adesioni, con oltre 150 partecipanti fra ex giocatori, presidenti di società, dirigenti, giornalisti e arbitri.

Di particolare significato è stata la presenza del neo Presidente della Fip Giovanni Petrucci, che ha conferito alla manifestazione una sorta di ufficialità che – qualora ce ne fosse bisogno – fa sì che il gruppo dei Maturi Baskettari, creato dalla lungimiranza di grandi campioni come Paolo Magnoni, Guido Carlo Gatti, Gianfranco Pieri, ecc., assuma ogni anno un’importanza sempre maggiore nel panorama sportivo nazionale.

Come per le precedenti edizioni, il raduno ha costituito l’occasione per rivedersi, ricordare e raccontare aneddoti di quella che solo ora, a tanti anni di distanza, si è rivelata essere stata la stagione d’oro del basket italiano: quella degli anni sessanta e settanta, quando i campetti di periferia sono stati capaci di produrre campioni mai più eguagliati, quali Vittori, Gatti, Pieri, Vianello, e tanti altri che sarebbe impossibile qui citare tutti per nome.

Ma lo scopo dei Maturi Baskettari non è solo quello, pur meritevole, di costituire la testimonianza del “senso di appartenenza” dei giocatori di basket, o quello di permettere di rivedersi a cadenza più o meno fissa. I Maturi Baskettari intendono fare proposte per il futuro, e non adagiarsi sugli allori di un pur prestigioso passato.

A questo riguardo, ha suscitato vivo interesse la conferenza che si è tenuta nella sala convegni della Ghirada.

Preceduto dal saluto di Giorgio Buzzavo ai partecipanti, ha dapprima preso la parola il Presidente Petrucci, per poi cederla a Cino Marchese che ha mirabilmente posto l’accento su tutte le maggiori problematiche che assillano attualmente il basket italiano, da quelle economiche a quelle dell’eccessivo numero di stranieri, per finire con l’appello – da tutti condiviso – della necessità di valorizzare maggiormente i giovani.

Paolo Bedin, Direttore Generale della Lega Calcio di Serie B, in un’ottica di eventuale collaborazione fra Basket e Calcio, ha poi illustrato le novità che saranno introdotte dal luglio di quest’anno relativamente ai nuovi contratti dei giocatori di serie B, con l’introduzione del “Salary cap” e a nuove norme per lo sfruttamento dei diritti commerciali. Il dott. Bedin non ha mancato di ricordare come il calcio abbia molto da imparare dal basket: l’introduzione anche nel calcio dei playoff ne è una lampante testimonianza, ma adesso – con il concetto di salary cap direttamente preso in prestito dalla NBA – il calcio (almeno quello di serie B) è riuscito a fare un passo avanti rispetto al Basket italiano.

Sono stati poi chiamati a dare il loro contributo alla manifestazione alcuni presidenti di Società che hanno fatto la storia del basket come Snaidero e Borghi, o che da poco – ma con grande successo – vi si sono affacciati, come il presidente della Reyer Venezia Luigi Brugnaro.

Gilberto Benetton ha infine chiuso i lavori ringraziando tutti i convenuti per il prezioso contributo fornito ai fini della riuscita della manifestazione e ricordando che il gruppo Benetton, nonostante le note vicende dell’ultimo anno rimane e rimarrà sempre un punto di riferimento insostituibile nel panorama sportivo nazionale in generale e di Treviso in particolare. Ne sono testimonianza le numerosissime manifestazioni sportive che annualmente si tengono alla Ghirada, una città dello sport che a pieno titolo può essere definita il fiore all’occhiello dello sport italiano.

Il successivo ritrovo “conviviale” nel ristorante adiacente al centro convegni ha costituito l’occasione per scambi di idee, proposte, programmi per il futuro.

Personalmente approvo in modo incondizionato la proposta avanzata dal grande Enrico Campana: che i Maturi Baskettari, anche in un’ottica di acquisizione di maggiore visibilità mediatica e per tessere un filo virtuale che colleghi passato e presente, si facciano promotori della istituzione di un premio annuale al miglior giovane cestista.