Reggiana, parla Andrea Cinciarini: «Voglio portarvi in Eurolega»

«Reggio ha scommesso su di me in un momento difficile della mia carriera, io non dimentico..»
Fonte: Il Resto del Carlino
Andrea Cinciarini
Andrea Cinciarini

REGGIO EMILIA – L’ultimo ad arrendersi, il primo a ricevere l'onore delle armi anche dai tifosi romani, che pure lo hanno insultato per tutta la serie. Alla sirena però anche Andrea Cinciarini, 26 anni, pesarese tutto cuore e furore, ha dovuto dire basta: con immensa rabbia agonistica e grande rammarico.


Cinciarini, è più forte la delusione o la soddisfazione per uno stagione da record?
«Sono consapevole dei grandi risultati che abbiamo ottenuto. Ma io ci tenevo immensamente a passare il turno. Tutti volevamo regalare una grande impresa alla Reggio del basket e a tutta la città; quindi prevale ancora la rabbia per essere usciti, e credo sarà così ancora per qualche giorno. Mi tengo però stretto al cuore ciò che abbiamo fatto in questi mesi e l'indimenticabile abbraccio dei 500 reggiani che, in un giorno feriale, sono venuti fino a Roma».

Cos'è mancato per farcela?
«Sotto il profilo della volontà e dell'impegno, nulla. Tutti abbiamo dato il 110%. Come sempre gli errori sono stati tecnici: troppi tiri sbagliati, che di solito mettevamo, nei primi due quarti, quando magari potevamo concludere in vantaggio. La difesa a zona non ha prodotto i buoni frutti di gara 6, ci sono mancati i punti di alcuni uomini cardine».

Non ci è piaciuta una dichiarazione di Gigi Datome a fine gara. Nella quale dicevo che avevo capito benissimo che il suo scontro con Jordan Taylor, in gora 1, era stato fortuito. Ma di non averlo detto subito per mettere pressioni su di lei...
«Gigi è un bravissimo ragazzo. Lo ha fatto solo per far sentire il fattore campo su di me e sulla squadra, per infastidirmi. Cose da play-off. Tra l'altro alcuni tifosi romani mi hanno detto che, dopo le mie dichiarazioni nelle quali spiegavo di essermi scusato subito con Taylor, avevano capito benissimo anche loro. Ma hanno deciso di continuare a insultarmi per intimidirmi. Ovviamente non ci sono riusciti».


La Trenkwaider dei futuro non può prescindere da un Cinciarini leader. Lei ha un altro anno di contratto, ma ha fatto un campionato incredibile. Se domani una squadra di Euroiega bussasse alla sua porta?
«Parlare di futuro ora è prematuro. Di sicuro non dimentico di avere un accordo in essere con Reggio e che la società ha scommesso su di me in un momento difficile della mia carriera. Queste cose non si dimenticano».


Non ci ha risposto però...
«Ho dato tanto ai colori biancorossi, loro hanno dato tanto a me. I tifosi mi hanno adottato e per loro sono pronto a dare sempre il 1000 per 1000. Infatti uno dei motivi per cui sono ancora arrabbiato è che volevo portare Reggio in Europa. E' chiaro che nei miei desideri c'è forte quello di tornare a disputare l'Eurolega, e perché non pensare di poterci arrivare in casacca Pallacanestro Reggiana? Io voglio portarla ancora più in alto di quest'anno. Ma, oggi come oggi, il mio futuro è il matrimonio con Alessia, il 30 giugno».

Se resterà chi le piacerebbe avere come compagno? «
E' scontato dire: tutti quelli di quest'anno. Ed è anche una risposta sincera, anche se so che difficilmente sarà possibile. La cosa fondamentale per me è che la Trenkwaider della prossima stagione sia composta da gente motivata, che ama il basket, che vuole vincere, al di là dello stipendio che riceve. La società farà un buon lavoro sul mercato, ne sono sicuro».


Oltre a chi ha già il contratto, come lei e Antonutti, Bell e Cervi sembrano i principali candidati alla riconferma...
«Troy incarna perfettamente lo spirito che dicevo prima. Ha dato una svolta alla nostra stagione e ci ha dato imprevedibilità. Potremmo essere davvero una bella coppia. Riccardo è un cestista dal potenziale enorme. In gara 6 ha fatto girare la partita a nostro favore e si è confermato pure martedì. Se in estate lavora duro, se davvero ha superato le sue titubanze, se crederà di più nei suoi mezzi, l'anno prossimo potrebbe essere devastante».

Gabriele Gallo