Sotto di 18 punti Reggio Emilia fa il miracolo e si regala Gara 7 a Roma

Fonte: Il Giornale di Reggio
Riccardo Cervi
Riccardo Cervi

(Nicola Bonafini) - Buttate via tutte le sceneggiature dei gialli di Agatha Christie. A Reggio Emilia si fa di meglio. La Trenkwalder si regala gara 7 risorgendo dagli inferi di un -18 a inizio terzo periodo per vincere di 9 punti (91 a 82) e portare la serie di play off con l'Acea Roma alla decisiva gara 7. In programma domani al Pala Tiziano a Roma.

Cosa è servito? Crederci. Crederci sempre. Perché nello sport, l'impossibile diventa possibile in un batter d'occhi. E poi è arrivata una zona 2-3 elementare ma benedetta, il miglior Cervi dell'anno e, last but not least, un quantitativo di attributi cubici da parte di un gruppo che non perde senza lottare. Ci si gioca il dentro/fuori in 40' minuti. Può succedere di tutto. Anche di vincere...

LA PARTITA

Roma conferma il quintetto delle ultime tre partite e soprattutto la marcatura di Bobby Jones su Cinciarini. Reggio va sul classico e non si smentisce. E' il fischiatissimo Gigi Datome che apre le marcatore con una bomba da 3 (la prima delle 5 del primo quarto), la Trenk risponde con Cinciarini e Antonutti, ma Roma ci piglia da 3 punti e muove i piedi in difesa. Brunner non è un fattore e quindi i biancorossi viaggiano per linee esterne o su iniziative individuali. Lawal dalla media (con fortuna) e Jones in penetrazione fanno 10-7. Taylor, senza ritmo, tiene a galla la Trenk, ma Roma va via con il bombardamento dalla lunga. Protagonista assoluto Bobby Jones che ne infila altre due (11 punti per lui a fine primo quarto) per il 13-19 di fine primo quarto.

Roma allunga anche nel secondo tempo, con Datome che sfrutta vantaggi fisici e tecnici incolmabili con tutti gli esterni reggiani: suoi i primi 4 punti dell'Acea nel secondo quarto. Reggio risponde con una penetrazione di Filloy e una bomba di Bell, ma fondamentalmente non c'è partita, perché i capitolini muovono benissimo la palla e un buon tiro lo trovano sempre. Poi, manco a dirlo, scoppia anche la “sindrome da cospirazione” che ha attanagliato Reggio in questa serie. Fallo in attacco di Taylor, il secondo, protesta accettabile, tecnico immediato. Scoppia “la rivolta”. Gli snipers dagli spalti iniziano a tirare di tutto in campo, ma il fatto è che Roma si scompone il giusto. Datome fa 1 su 2 per il tecnico, ma Cinciarini non difende su Baily e lo manda in lunetta: 19-33 e siamo sul lettino “dello psicanalista”. Tripla di Taylor, ma su rimbalzo offensivo commette il quarto fallo e praticamente si toglie dalla partita. Roma va via con uno schiaccione di Lawal e altri due liberi di Bailey. Bell e Antonutti rispondono ma Goss in uscita da 3 punti infilza. Chiude l'ennesima tripla di Roma, con Datome, lasciato libero da una difesa reggiana troppo disordinata per poter competere in una gara 6 di play off: 29-45 all'intervallo lungo.

Alley hoop per Lawal e Roma arriva al +18 a inizio ripresa (29-47). La Trenk ha un sussulto offensivo, inizia dando la palla sotto e arrivano delle conclusioni equilibrate e infatti Reggio torna a -11 (36-47). Solamente che in attacco i biancorossi smettono di andare dai loro totem, e Roma trova  comunque una risposta. Anche con qualche regalo reggiano, come per esempio il fallo di Slanina su Datome in azione di tiro da 3. Per uno che ha oltre il 90% dalla linea della carità è tanta roba. E infatti... (45-59). Datome e Goss fanno 49-64. Menetti si gioca Taylor (e Cervi) e, finalmente, una zona. Che è quella “della nonna”, ma paralizza completamente Roma che non la attacca più. Reggio invece trova ritmo un punto alla volta e recupera un punto alla volta. Il parziale è di 13 a 3 per finire il quarto: Donell Taylor è protagonista e Roma trova solo un canestro da fuori di Goss. 64-67 e improvvisamente si torna a respirare e a sperare a Reggio Emilia.

Due triple di Goss e Jordan Taylor sembrano spegnere il sogno di rimonta dei reggiani. A questo si aggiunge anche la chiamata -corretta a termini di regolamento, ma improponibile visto il momento – che Tolga Sahin allenta a Donell Taylor. Quinto fallo, e Reggio se la gioca senza il suo miglior fromboliere. Ma la Trenkwalder è lanciata, ha il miglior Riccardo Cervi della stagione che con la zona copre i suoi limiti e esalta le sue caratteristiche. Reggio ha la forza di allentare un altro parziale Bell, ma soprattutto Cinciarini e Cervi portano i biancorossi sul 77 a 73. Roma passa con un gioco da 3 punti di Lawal e due liberi di Bobby Jones (77-78). Datome fa 79-80, ma “Cincia” ancora dai 6,75 sorpassa (82-80 a 2'19” dalla sirena). Datome, ancora dalla lunetta dà l'ultimo pari all'Acea, ma è la Trenk che si regala il trionfo. Schiacciata di Cervi, bomba a 2” dallo scadere dei 24” di Jeremic e liberi di Filloy per concludere. E' gara 7. E può succedere di tutto.

TRENKWALDER 91

ROMA 82

Parziali: 13-19, 29-45, 64-67

Trenkwalder Reggio Emilia: Jeremic 3, Mussini, Taylor 22, Brunner 7, Antonutti 10, Bell 17, Veccia 2, Filloy 7, Slanina 3, Cervi 8, Silins ne, Cinciarini 12. Allenatore: Menetti

Acea Roma: Goss 14, Jones 13, Tambone ne, Tonolli ne, Gorrieri ne, D'Ercole, Datome 23, Bailey 8, J. Taylor 6, Lawal 13, Czyz, Lorant 5. Allenatore: Calvani

Arbitri: Lanzarini, Sahin, Pozzana

Note. Usciti per 5 falli: Donell Taylor (Trenkwalder). Fallo tecnico: Donell Taylor (Trenkwalder) per proteste. Spettatori 3500 per un incasso di 64.641 euro.