Playoff Serie A: Trenkwalder, coach Menetti: «È importante resettarsi dopo ogni partita»

Il coach degli emiliani indica la ricetta per affrontare al meglio la serie con Roma
09.05.2013 10:58 di  Matteo Marrello   vedi letture
Fonte: Gazzetta di Reggio
Playoff Serie A: Trenkwalder, coach Menetti: «È importante resettarsi dopo ogni partita»

REGGIO EMILIA - Strani scherzi del destino. Tutto ebbe inizio da quel parziale 6-26 dell'ultimo quarto della 3a di andata. Da lì la Trenkwal-der, pur perdendo 77-66 in casa dell'Acea, ha acceso i motori e, tappa dopo tappa, è arrivata al 6° posto. Ora ai quarti di finale playoff affronta proprio l'Acea Roma. Coach Max Menetti vive con serenità, emozione e la consapevolezza di poter giocare le proprie carte l'avventura di questi playoff.


Come sta la squadra?
«La squadra sta bene, a parte un piccolo scontro in allenamento tra Bell e Taylor, con Troy che ha avuto la peggio, dovendo ricorrere a qualche punto di sutura all'arcata sopraccigliare. Bell avrà qualche fastidio, ma da vero boxeur stringerai denti».


Di nuovo contro Roma. Che partita sarà?
«Una partita certamente difficile. E' un'ottima squadra e il suo 3° posto finale parla chiaro. Ha Datome che è l'Mvp del campionato. Da parte nostra c'è la consapevolezza di rappresentare una città che si identifica in noi. Questo deve darci grande coraggio e grande carica per affrontare una sfida come questa, che si può leggere come la sfida tra la capitale e la provincia».


I playoff sono un altro campionato?
«C'è chi dice questo. Io dico solo che noi finora siamo stati una cooperativa dei canestri; se vogliamo continuare a fare bene, non dobbiamo smettere di fare quello che abbiamo fatto fino ad ora. Non ci sono particolari invenzioni da trovare o da mettere in campo. Solidità, concentrazione e voglia sono le parole d'ordine».


La chiave di questa serie?
«La cosa più importante sarà resettarsi dopo ogni partita. Soprattutto dopo una vittoria occorrerà essere consapevoli che la strada è sempre lunga, con questa nuova formula delle 7 partite che finora solo Siena e Milano conoscono». Giocando ogni due giorni non ci sono grandi tempi di recupero dalle fatiche. «Sì, non ci sarà mai tempo di grandi analisi; ci sarà sempre e solo giusto il tempo di fare allenamenti defaticanti, rafforzare le cose fatte bene e gettare al vento le cose sbagliate».


Andrà avanti chi?
«Chi avrà motivazioni e chi sarà capace di resettarsi dopo ogni partita. Via via la stanchezza si farà sentire e le partite potrebbero diventare più tese e meno belle. Dobbiamo restare concentrati su noi stessi e affrontare una sfida per volta, come siamo stati bravi a fare nella stagione regolare».


Coach Calvani pare abbia detto di aver cercato qualche giocatore del suo roster, la scorsa estate. Le risulta?
«Non so a chi si riferisca. Essendo stati gomito a gomito nelle summer league, avrà sbirciato la mia lista, come poi io ho sbirciato la sua (ride, ndr). Ne approfitto per ringraziarlo per quei biscotti favolosi che mi ha fatto assaggiare».