Sutor Montegranaro, addio tra luci e ombre

L'ultima in casa ha confermato la bontà della squadra e qualche problema Anche l'applauso di Carlo Recalcati per i tifosi della Sutor
Fonte: Corriere Adriatico
Sutor Montegranaro, addio tra luci e ombre

Ci è mancato davvero poco. Una rimonta che avrebbe avuto del clamoroso quella della Sutor contro la Montepaschi, stoppata, è proprio il caso di dirlo, dal "not in my house" di Ress al sottomano di Cinciarini che poteva valere il pareggio ad una ventina di secondi dalla sirena. Sarebbe stato il coronamento di una rincorsa grazie alla quale i gialloblu, trascinati dalla verve di un brillantissimo Johnson e aiutati dal nervosismo di una Mens Sana infallibile per tre quarti, avrebbero potuto regalare un altro scalpo importante ai tifosi che a fine partita hanno tributato giusti applausi ai guerrieri sutorini. La Sutor ha annaspato per 30 minuti, facendo quello che non avrebbe dovuto: giocare al corri e tira contro una squadra come Siena, simile ai veregrensi per modo di giocare ma ovviamente a un livello superiore. Il risultato è stato quello previsto da Vanoncini in sede di presentazione della partita: una corrida con la Sutor nel ruolo del toro. Su Montegranaro si è abbattuta una grandinata di triple (19, su 33), per fortuna, però, il dominio sotto i tabelloni (43-28 il computo finale, con l'acciaccato Bums a tirarne giù ben 10), in particolare quelli in area biancoverde (14 le carambole offensive sutorine) hanno evitato che il vantaggio toscano si dilatasse. Il carattere della squadra, poi, è emerso negli ultimi 10 minuti, quando Johnson ha tirato fuori la miglior prestazione della sua stagione riportando a contatto la Sutor. Non è bastato per strappare la vittoria ai campioni d'Italia, ma è stata un'ulteriore conferma per un gruppo che si è ampiamente meritato sul campo la permanenza in serie A. Peccato che Porto San Giorgio abbia risposto in maniera freddina, erano solo 2.200 gli spettatori domenica al PalaSavelli per salutare la squadra nell'ultima partita interna dell'anno, 400 in meno rispetto al derby contro Pesaro, con ampi vuoti anche nella curva occupata dagli ultras. Chi c'era anche stavolta ha fatto sentire il proprio calore, ma è ovvio che in vista del definitivo ritorno nel Fermano serve qualcosa per riportare il grande pubblico al Palas. L'abbraccio della curva alla squadra a fine partita ha testimoniato l'amore che lega Montegranaro alla sua squadra, ma anche l'insanabile frattura tra tifosi e Di Bella. L'ex capitano, nonostante l'esortazione di coach e compagni, ha preferito imbucare rapidamente il tunnel degli spogliatoi. Un gesto che sa già di addio, indipendentemente dal futuro societario. A poco più di due settimane dalla scadenza del 16 maggio, entro la quale la Sutor dovrà presentare alla Federazione i modelli F24, necessari per l'iscrizione al prossimo campionato, la situazione resta infatti nebulosa. Chissà che lo sfogo di ieri di coach Recalcati a fine partita non abbia smosso qualcosa. "I tempi non li dettano istituzioni, imprenditori e società, ma la Federazione. Basta tatticismi, in queste condizioni non rimango", ha tuonato l'ex ct della Nazionale. Un discorso che non fa una grinza, l'auspicio è che il messaggio sia arrivato a chi di competenza. Intanto il Giudice Sportivo ha comminato l'ennesima multa alla Sutor: 500 euro per offese del pubblico agli arbitri. Notizia che ormai non è più tale. Sul fronte "statistico", con i 22 punti di domenica, Cinciarini ha giocato la sesta partita stagionale con più di 20 punti. Meglio di lui, tra gli italiani, ha fatto solo Datome. Basterà per fargli avere una chance in Nazionale in vista degli Europei?

Marco Pagliariccio