Biella..." E che sia un arrivederci "

Fonte: La Stampa
Biella..." E che sia un arrivederci "

Due striscioni, opposti per collocazione, stessi contenuti d'amore: "Ciò che non uccide ci fortifica. Noi non molliamo"- espongono dalla curva gialla gli aderenti all'iniziativa a sostegno del club «lo ci sono». Ribattono dagli spalti verdi gli storici supporter della Vecchia Guardia: «E che sia un Arrivederci». Sono in 2630, sebbene sul campo non ci sia più nulla per cui lottare, a cantare e incitare la squadra nel giorno in cui il Lauretana Forum e la città di Biella salutano l'Olimpo dei canestri dopo dodici anni consecutivi di permanenza. Opposta a una Biella ferita, dal roster imbottito di giovani speranze, c'è l'Acea Roma, ovvero la squadra che l'Angelico eliminò nel 2009 in gara 5 dei quarti di finale scudetto: se i capitolini in quell'occasione lamentarono di essere stati sconfitti «dai poteri forti di Biella», stavolta l'Acea dopo una partenza dettata dal ritmo dei rossoblu tiene sempre a proprio favore l'inerzia (85-78 il finale).Le frecce all'arco di coach Cancellieri sono sempre meno, dopo l'addio di Kevinn Pinkney (due punti nell'esordio in Turchia), l'assenza per infortunio di Matteo Soragna, in mattinata èTrey Johnson ad abbandonare la scialuppa, facendo un po' discutere per l'atteggiamento, in quanto non c'era alcun club a fargli la corte e la sua destinazione finale è risultata il salotto di casa. Mentre l'americano non saluta il pubblico amico, chi mostra cuore immenso è Goran Jurak: lo sloveno non si risparmia mai, confeziona punti, imprime carica ai compagni più giovani. Un esempio per il futuro, [s.z.]