Sassari, Gordon si presenta: 'Posso giocare sia ala forte che pivot'

Il nuovo acquisto della Dinamo si presenta ai tifosi
Fonte: Ufficio Stampa Dinamo Sassari
Drew Gordon
Drew Gordon

Dopo aver effettuato tutte le visite del caso nello studio del dottor Antonello Cuccuru, medico biancoblu ed aver svolto il suo primo allenamento assieme ai nuovi compagni agli ordini di coach Sacchetti ed aver consumato in Club House il suo primo pasto tutto sardo, Drew Gordon si è presentato in sala stampa al PalaSerradimigni alla presenza di una folta e interessata platea di giornalisti. Il lungo americano ex Partizan Belgrado uscito da New Mexico (sul parquet si ispira a Dennis Rodman e porterà il numero 32 sulle spalle), fra sorrisi, scatti e domande degli operatori dell'informazione, con al suo fianco il direttore sportivo Federico Pasquini si è raccontato con grande disponibilità ed entusiasmo, pronto ad intraprendere la sua nuova avventura con la Dinamo Banco di Sardegna in questo fine stagione della Lega A Beko 2012-2013.
"Ci tengo a ringraziare la società per questo extra sforzo compiuto per dare ulteriore competitività ad un roster già estremamente competitivo - ha esordito Pasquini -Gordon farà parte di un pacchetto di sei stranieri a disposizione con il coach che di volta in volta sceglierà chi mandare in campo. Ma nessuno sarà tagliato, sarebbe follia mettere in discussione uno dei nostri dieci eroi. Abbiamo giocato tanto, fatto tanto, facciamo una aggiunta ad un roster che a breve giocherà ogni 48 ore, si tratta di un di più. Entro venerdì alle 11 tutto sarà ok a livello di tesseramento, il suo contratto è sino a fine stagione».

Ed ecco Gordon e le prime sensazioni in maglia Dinamo

«Sono molto orgoglioso di essere qui, ringrazio la società per essersi interessata a me. Sassari è società importante, arrivo in una parte di stagione complicata, devo essere rapido e veloce a capire il contesto. Devo inserirmi al meglio e adattarmi, oggi ho svolto il mio primo allenamento. Giorno dopo giorno migliorerò. Mi dicono che qui si sta bene, c'è caldo, si sta bene..io sono abituato a neve e pioggia. Sono entrato in uno spogliatoio fatto di persone cui piace molto giocare a basket. Tutti mi hanno accolto al top».

 


Prime coordinate della nuova avventura?

«Posso giocare da ala forte e da pivot, qui credo avrò più minuti da centro. Oggi il coach mi ha provato in entrambe le posizioni, sono qui per dare una mano, pronto a offrire il mio contributo dove serve e quando serve. So poco dell'Italia, sono qui da dieci ore. La mia esperienza a Belgrado è stata molto formativa, spalti gremiti e grandi battaglie. Si lotta per non perdere, abbiamo fatto un gran lavoro. Obiettivo? Provare ad arrivare in fondo. Io conto di non essere un problema, voglio dare una mano a fare un ulteriore step in avanti».


Come mai la scelta di Sassari?

«Solo notizie positive su Sassari. L'input più importante me lo ha dato il mio agente americano, parlava di un progetto importante e serio, di una squadra che ha fatto bene. Ho parlato anche con alcuni miei ex compagni al college, tutto mi è sembrato perfetto non ho avuto esitazioni e ho fatto la mia scelta. La Dinamo è un'ottima squadra, io sono qui per fare al meglio e prendere molti rimbalzi. Oggi al primo allenamento ne ho presi pochi, tutti facevano tanto canestro. Ottimo. Il coach? Un amico, prima che un allenatore, mi ha subito spiegato qual'era l'opportunità e la dimensione con cui mi confronterò».